Gli jihadisti dello Stato islamico
in Iraq e nel Levante (Isis) hanno annunciato la creazione di
un "califfato islamico" nelle regioni di Siria e Iraq
finite sotto il loro controllo e di aver designato il
proprio leader, Abu Bakr al-Baghdadi, "califfo dei
musulmani".
"Le parole 'Iraq' e 'Levante' sono state rimosse dal nome
dello Stato islamico nei documenti ufficiali", ha detto
il portavoce dell'Isis, Abu Mohammad al-Adnani, nella
registrazione audio diffusa su Internet, in cui ha
sottolineato come il califfato rappresenti "il sogno di
tutti i musulmani" e "il desiderio di ogni jihadista".
Il califfato annunciato dall'Isis si estende
da Aleppo,
nel nord della Siria, alla regione di Diyala, nell'est
dell'Iraq.
Nell'audio, al-Adnani invita i musulmani a "respingere la
democrazia, la laicità, il nazionalismo e le altre lordure
dell'Occidente. Tornate alla vostra religione". Fin dalla morte del profeta Maometto, il califfo veniva designato come "il principe" o l'emiro "dei credenti" nel mondo musulmano; questa forma di governo è scomparso con la fine dell'Impero ottomano.L'annuncio di questo califfato
"è il più importante sviluppo nella jihad internazionale
dopo l'11 settembre" 2011, ha commentato Charles Lister,
ricercatore associato presso la Brookings Institution di
Doha, sottolineando che potrebbe segnare "la nascita di una
nuova era di jihadismo transnazionale e questo
rappresenta una minaccia reale per Al Qaida e la sua
leadership".Intanto, sul terreno, il governo di
Nuri al-Maliki è
impegnato a riconquistare
Tikrit e le altre località a nord di Baghdad cadute in mano
all'Isis dall'inizio della loro offensiva, il 9 giugno
scorso. Stando a quanto riferito dal generale iracheno Qassem
Atta, le truppe irachene si stanno coordinando con i
consiglieri militari americani giunti di recente nel paese
per "studiare obiettivi importanti".