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«L'Iran sta sviluppando un missile nucleare»

lunedì 6 settembre 2010
L'Aiea teme che l'Iran stia lavorando in segreto allo sviluppo di un missile in grado di trasportare un ordigno nucleare; Teheran alla fine di agosto ha prodotto di 22 kg di uranio ad alto arricchimento, 2,8 tonnellate a bassa intensità rispetto alle 2,43 di maggio. Questi gli i dati contenuti nell'ultimo rapporto dell'agenzia Internazionale per l'energia atomica (Aiea) di Vienna. L'unica notizia positiva il calo delle centrifughe per l'arricchimento dell'uranio a quota 3,772. Sfidando le sanzioni Onu e le misure più dure addottate da Usa e Ue, Teheran ha «prodotto tra il 9 febbraio e il 20 agosto 22 kg di UF6 (esafluoruro d'uranio,ndr) arricchito ad oltre il 20%» nell'impianto pilota di Natanz. Prima di febbraio Teheran si era limitato a raffinare l'uranio al 5% di purezza. In teoriail materiale fissile arricchito al 20% dovrebbe servire ad un reattore di ricerca medica a Teheran, per sviluppare isotopi necessari a radiografie e radioterapie.Il primo ottobre del 2009 l'Iran e le potenze occidentali avevano siglato a Vienna un accordo per scambiare 1,2 tonnellate di uranio iraniano a basso arricchimento con 20 kg barre di combustibile fissile per il rettore medico, fornite da Russia e Francia. Ma il regime degli aytollah fece saltare l'accordo salvo riproporlo in extremis, poco prima del varo della quarta tornata di sanzioni il 9 giugno, con la mediazione di Brasile Turchia. Nel ribadire le proprie preoccupazioni su un progetto iraniano per la costruzione di un missile nucleare, l'Aiea sottolinea la sua contrarietà alle ripetute «obiezioni» di Teheran sulla scelta degli ispettoriOnu, a due dei quali è stato impedito l'accesso nel Paese nel giugno scorso. «L'Agenzia respinge le ragioni su cui l'Iran ha basato le motivazioni delle proprie obiezioni - si legge nel rapporto -. È preoccupante che le ripetute obiezioni sulla scelta di ispettori esperti ostacolino il processo di ispezione e riducano le capacità dell'agenzia di implementare il livello di salvaguardia in Iran».