Il regime. L'Iran impicca ex viceministro accusato di spionaggio per Londra
Alireza Akbari
L'Iran ha eseguito la condanna a morte per impiccagione di Alireza Akbari, l'uomo con doppia nazionalità iraniano-britannica accusato di spionaggio per conto dell'intelligence britannica. Lo ha riferito la magistratura iraniana citata dall'agenzia di stampa Mizan Online.
Alireza Akbari è stato condannato a morte dopo essere stato giudicato colpevole di corruzione e di "aver danneggiato la sicurezza interna ed esterna del Paese attraverso la trasmissione di informazioni".
Il Regno Unito ha condannato l'esecuzione come un "atto barbarico" e ha dichiarato che "non resterà impunita". Il premier Rishi Sunak ha twittato: "Sono esterrefatto dall'esecuzione in Iran del cittadino britannico-iraniano Alireza Akbari. E' stato un atto crudele e codardo da parte di un regime che non ha rispetto dei diritti umani della sua stessa gente".
L'accusa di spionaggio per conto di Londra
Akbari era stato vice dell'ex ministro della Difesa, Ali Shamkhani, e anche suo consigliere durante il suo servizio come comandante della Marina. Shamkhani è attualmente il segretario generale del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale (Snsc), dove Akbari aveva un incarico nella sua segreteria.
Secondo una recente dichiarazione del Ministero dell'Intelligence iraniano, il 61enne Akbari era stato arrestato nel marzo 2019 con l'accusa di "aver agito per minare la sicurezza dell'Iran all'interno e all'esterno del Paese attraverso il trasferimento di informazioni al servizio di intelligence britannico, SIS (MI6), grazie al suo accesso a istituti sensibili".
In particolare è stato accusato di aver passato informazioni sullo scienziato nucleare Mohsen Fakhrizadeh, che avrebbero portato al suo assassinio nel novembre 2020. Teheran ritiene che sia stato Israele a ordinare l'omicidio.