Pena di morte. L'Iran riprende le esecuzioni pubbliche dopo due anni
Quella di sabato 23 luglio è stata la prima esecuzione pubblica in Iran dopo due anni. Un uomo, un operaio condannato per aver ucciso un poliziotto, è stato impiccato pubblicamente. Iman Sabzikar, secondo quanto riferisce la Ong Iran Human Rights era stato condannato nel febbraio 2022 per l'omicidio commesso nella città meridionale iraniana di Shiraz, è stato impiccato di prima mattina.
La sua condanna era stata confermata dalla Corte Suprema all'inizio di luglio.
Va ricordato che l'ultima esecuzione pubblica in Iran risaliva all'11 giugno 2020. Nel 2021, con la fine delle restrizioni dovute alla pandemia, vi è stato un enorme aumento delle esecuzioni e delle condanne a morte non solo in Iran, ma in tutti gli Stati dove i tribunali spesso emettono questo tipo di sentenze, ad esempio l'Arabia Saudita.
Anche l'Arabia Saudita ha più che raddoppiato le esecuzioni del 2020, una tendenza destinata a proseguire nel 2022, considerato che, in un solo giorno di marzo, sono state messe a morte 81 persone.
Nel 2021, con la fine delle restrizioni anti Covid, i giudici di 56 Stati hanno emesso almeno 2052 condanne a morte con un aumento di quasi il 40% rispetto al 2020. I maggiori numeri di condanne alla pena capitale sono stati registrati in Bangladesh ( almeno 181 rispetto ad almeno 113 del 2020), India (144 rispetto a 77) e Pakistan (almeno 129 rispetto ad almeno 49).