Mondo

Stati Uniti. Donald Trump ha giurato, è il 45° presidente. Discorso patriottico

Paolo M. Alfieri e R.O. venerdì 20 gennaio 2017

Trump giura (Ansa)

Donald Trump ha prestato giuramento a Capitol Hill e diventa ufficialmente il 45° presidente degli Stati Uniti d'America. Ora è l'uomo al comando, l'uomo più potente della terra. Come cambierà la politica interna e estera degli Usa lo vedremo presto. Promesse ne ha fatte molte, ma dovrà vedersela con il Congresso. Non tutto il Partito repubblicano è in linea con le sue posizioni. Al centro della sua politica lo stop all'immigrazione e il muro ai confini messicani, il cambiamento delle politiche sanitarie di Obama, l'aumento dei dazi doganali su determinate merci importate. E poi la politica estera: stop all'interventismo
americano, minore sostegno alla Nato, appoggio alla Brexit britannica, migliori rapporti con la Russia e confronto serrato con la Cina. In economia, probabilmente assisteremo anche a un rilancio degli investimenti sostenuti dal governo federale.

Il discorso di Trump: da oggi per prima verrà solo l'America

"Oggi è una cerimonia storica, il potere
viene trasferito da Washington a voi, agli americani", ha detto il presidente nel suo discorso inaugurale, che come ci si attendeva è stato tutto incentrato sul primato dell'America degli americani: "Questo momento è il vostro, è un momento che appartiene a voi. Questo è il vostro giorno, gli Stati Uniti sono il vostro Paese".

"Tutte le decisioni le prenderemo nell'interesse degli americani - ha aggiunto con enfasi - combatterò per voi, non vi lascero". E poi ha assicurato che sotto la sua presidenza restituirà il sogno americano agli americani: "Il mio giuramento è un alleanza con gli americani, guardiamo al futuro, da oggi verrà per prima solo l'America. Ricostruiremo il Paese con mani americane e posti di lavoro americani".

E poi un tema caro ai suoi elettori: "Cancelleremo il radicalismo islamico dalla faccia delle Terra". Aggiungendo però: "Non c'è spazio per pregiudizi in questo Paese: tutti dobbiamo vivere in uno spirito di unità"

Il messaggio di Papa Francesco al presidente Donald Trump

"In un momento in cui la nostra famiglia umana è afflitta da gravi crisi umanitarie che esigono lungimirante e unitarie risposte politiche, io prego perché le Sue decisioni siano guidate dai ricchi valori spirituali ed etici che hanno formato la storia del popolo
americano e l'impegno della Sua nazione alla promozione della dignità umana e della libertà in tutto il mondo". Lo afferma Papa Francesco nel messaggio inviato al nuovo presidente Usa Donald Trump.

"Al Suo insediamento come quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti d'America - scrive il Papa nel messaggio -, porgo i miei cordiali buoni auspici e l'assicurazione delle mie preghiere affinché Dio Onnipotente Le conceda la saggezza e la forza nell'esercizio del Suo alto ufficio".

"Sotto la Sua guida - dice ancora Francesco al neo-presidente Trump -, possa la statura dell'America continuare ad essere
misurata soprattutto dalla sua preoccupazione per i poveri, gli emarginati e i bisognosi che, come Lazzaro, stanno davanti alla
nostra porta".
"Con questi sentimenti - conclude il Pontefice -, chiedo al Signore di concedere a Lei e alla Sua famiglia, e a tutto l'amato popolo americano, le sue benedizioni di pace, di concordia e di ogni benessere materiale e spirituale".


La giornata

di Paolo M. Alfieri

E il gran giorno venne. In mattinata (gli orari sono indicati con riferimento all'Italia) Donald J. Trump, il suo vice Mike Pence e le loro famiglie partecipano a Washington a un servizio religioso presso la chiesa episcopale di St. John, a pochi passi dalla Casa Bianca. Poi il presidente uscente Barack Obama e la first lady Michelle accolgono Trump e la moglie Melania alla Casa Bianca per un tè. Le due coppie si recano quindi insieme al Campidoglio in un corteo di auto. La soprano sedicenne Jackie Evancho canterà l'inno nazionale. lL PROGRAMMA DEI 3 GIORNI.

9.30 - Sul lato ovest del Campidoglio cominciano le cerimonie d'insediamento con performance musicali. Tra i presenti ci saranno i membri del Congresso, i giudici della Corte suprema, diplomatici e il pubblico. Partecipano anche gli ex presidenti Jimmy Carter, George W. Bush e Bill Clinton, con la moglie, la sfidante sconfitta di Trump alle elezioni, Hillary Clinton. Assente per motivi di salute l'ex presidente H.W. Bush. La soprano sedicenne Jackie Evancho, finalista di America’s got talent nel 2010, canta l'inno nazionale. Si esibisce anche il corpo di ballo delle Rockettes.

11.30 - Si apre la cerimonia del giuramento. I leader religiosi fanno letture e declamano preghiere. Pence presta giuramento nelle mani del giudice supremo Clarence Thomas.

12 - Il 45mo presidente americano, Donald Trump, recita la formula del giuramento davanti al presidente della Corte suprema John Roberts. Giura sulla Bibbia che fu usata dal presidente Abraham Lincoln per la sua inaugurazione, oltre che sulla Bibbia che gli fu data dalla madre nel 1955 al termine della scuola domenicale. In seguito il presidente pronuncia il suo discorso inaugurale.12.30 - Chiusura della cerimonia. In seguito, nel rispetto della tradizione, Trump e Pence partecipano al pranzo offerto dal Congresso al Campidoglio.

15-17 - Parata inaugurale. Il nuovo presidente e il suo vice percorrono i 2,4 chilometri che separano il Campidoglio dalla Casa Bianca lungo Pennsylvania Avenue, seguiti da circa ottomila partecipanti alla parata. Tra di essi i membri di tutte le armi, le bande musicali di licei e università, pattuglie a cavallo, rappresentanti dei servizi di emergenza, gruppi di veterani e anche una brigata di trattori.

19-23 - Trump, Pence e le mogli fanno apparizioni ai tre balli ufficiali per l'inaugurazione, due dei quali si tengono al Walter E. Washington Convention Center mentre un terzo è al National Building Museum. In tutta Washington è prevista una serie di balli.