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L'allarme. In manette 4 soldati neonazisti in Inghilterra: «Preparavano attentati»

Paolo M. Alfieri mercoledì 6 settembre 2017

Truppe britanniche in Iraq (Ansa)

Dopo l’episodio emerso ad aprile in Germania, è il nuovo caso venuto alla luce ieri in Gran Bretagna a far temere l’esistenza di una sorta di «internazionale neonazista» tra i membri delle forze militari di diversi Paesi europei. La polizia del Regno Unito ha infatti arrestato quatto uomini, militari in servizio, sospettati di essere membri di un gruppo neonazista fuorilegge chiamato National Action. Secondo quanto ha dichiarato la polizia delle West Midlands, i quattro uomini – un 22enne di Birmingham, un 32enne di Powys, un 24enne di Ipswich e un 24enne di Northampton – sono sospettati di essere coinvolti nella «commissione, preparazione e istigazione di atti di terrorismo» e di appartenenza a un’organizzazione proibita.

«Gli arresti sono stati pianificati e diretti dall’intelligence, non c’è stata minaccia per la sicurezza pubblica», ha detto la polizia in una dichiarazione, aggiungendo che sono state eseguite anche delle perquisizioni in diverse proprietà collegate agli arrestati. Il go- verno ha bandito la National Action nel mese di dicembre, rendendolo il primo gruppo di estrema destra inserito nell’elenco delle organizzazioni terroristiche. Il tutto a seguito dell’omicidio della deputata Jo Cox: il gruppo aveva elogiato la sua uccisione, commessa da un simpatizzante dell’estrema destra con problemi psichiatrici. «Si tratta di un’organizzazione razzista, antisemita e omofobica che incita all’odio, glorifica la violenza e promuove una vile ideologia», aveva dichiarato il ministro dell’Interno Amber Rudd. Quanti membri delle forze di sicurezza ne fanno parte? Il livello di allerta nel Regno Unito è «severo», cioè di un attacco altamente probabile ma non imminente.

A fine aprile in Germania il ministro della Difesa, Ursula von der Leyen, era finita sotto pressione per il caso di un gruppo di soldati di estrema destra che aveva pianificato un attentato terroristico. Von der Leyen aveva quindi annunciato un’ampia riforma della Bundeswehr per rafforzare i valori dell’esercito, modificare i procedimenti disciplinari, rendere più rapido il sistema di segnalazioni all’interno delle stesse forze armate. L’opposizione aveva accusato il ministro di aver ignorato a lungo i rapporti sulla diffusione di idee di estrema destra nella Bundeswehr e di aver attaccato in modo generalizzato le truppe dopo la scoperta del caso di Franco A., l’ufficiale di stanza in Francia arrestato a fine aprile perché aveva progettato insieme ad altri due militari un attentato fingendosi peraltro un rifugiato siriano, per scaricare la colpa sui migranti. Gli inquirenti avevano ritrovato una lista di possibili obiettivi, sulla quale comparivano anche i nomi dell’ex presidente Joachim Gauck e del ministro della Giustizia Heiko Maas.