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India alla svolta, nazionalisti primo partito

lunedì 12 maggio 2014
L'affluenza alle elezioni indiane, che si sono concluse lunedì dopo una maratona durata 35 giorni, è stata del 66,38%, ovvero 551 milioni di elettori, il massimo storico per la nazione asiatica. La coalizione della destra, guidata dal partito indu nazionalista del Bjp, avrebbe dai 270 ai 282 seggi della Camera bassa, secondo una proiezione resa nota lunedì sera dalla tv Cnn Ibn. Il partito dell'aspirante premier Narendra Modi sarebbe quindi riuscito a conquistare la maggioranza assoluta dei seggi, mentre il Congresso di Sonia Gandhi si ferma a 72-82 seggi, suo minimo storico. La coalizione di centro sinistra, che guida l'India da 10 anni, è data a 92-102 seggi.Il leader della destra Narendra Modi è considerato un "falco" e un decisionista in materia di politica economica. Da 12 anni alla guida dello stato nord occidentale del Gujarat, il politico del partito Bharatya Janata Party (Bjp) ha puntato la sua campagna elettorale sulle sue capacità di garantire un governo efficiente e senza corruzione. Il suo è un successo personale basato sull'immagine di "uomo che si è fatto da sé" in contrasto con il rivale Rahul Gandhi, erede di quarta generazione della famosa dinastia che ha dominato la storia dell'India moderna.