Una novantina di persone, tra cui molti studenti, sono rimaste intossicate stamattina da una nube di gas fuoriuscita da un deposito di vecchie bombole al porto di Mumbai. Secondo quanto riportano i media indiani, otto ricoverati si trovano in gravi condizioni. È stata smentita la presenza di vittime, come invece aveva riportato in un primo momento il quotidiano
Times of India citando fonti televisive. Parlando ai giornalisti, il ministro della sanità del Maharastra, Vijay Kumar Gavit, ha detto «che il gas proveniva da alcune bombole depositate sulle banchine del porto nell'area di Sewre e che in totale 92 persone sono rimaste intossicate. Di queste 78 sono state ricoverate in diversi ospedali, mentre otto sono in rianimazione per gravi problemi respiratori».Secondo la ricostruzione dei vigili del fuoco, l'allarme è scattato alle 4 di notte quando alcuni residenti hanno lamentato un forte bruciore agli occhi, nausea e difficoltà respiratorie. L'origine del malessere è stato individuato in un deposito appartenente all'Autorità Portuale di Mumbai (Mpt), nel distretto di Sewri, nel sud della metropoli, dove erano state abbandonate decine di bombole contenente gas cloro. Nei pressi sorge anche l'istituto nautico Lal Bahadur Shastri Maritime College. Per contenere la perdita, i pompieri hanno usato gli idranti, ma nell'operazione alcuni di loro sono stati intossicati. La zona dell'incidente è stata isolata e circa 500 abitanti sono stati trasferiti temporaneamente in attesa della bonifica. Le autorità portuali hanno precisato che le bombole di cloro, in avanzato stato di degrado, erano merce sequestrata in passato e che da tempo erano in attesa di essere messe all'asta. La situazione è ora sotto controllo come ha affermato il vice direttore del porto, Rahul Asthana: «Abbiamo versato della soda caustica per neutralizzare gli effetti del gas e ora non c'è più pericolo».