"Abbiamo parlato con preoccupazione" della crisi in Libia e gli Usa "continueranno a sostenere gli sforzi e il ruolo guida dell'Italia nel Mediterraneo: lavoreremo in modo estensivo con l'Italia per fronteggiare le minacce dell'Is", perché c'è una "situazione difficile". Lo ha detto il presidente americano Barack Obama nella conferenza stampa al termine dell'incontro con il premier Matteo Renzi alla Casa Bianca. Un colloquio a 360 gradi, dall'Expo a Cuba, nello Studio Ovale alla presenza del vice presidente Joe Bieden. Ecco i temi principali che sono stati affrontati.
Mediterraneo: migranti, Libia e terrorismo. "L'Italia ha un ruolo guida nel Mediterraneo", ha detto Obama. "Ciò che accade nel Mediterraneo non è solo una questione di sicurezza ma anche di giustizia e dignità dell'uomo - ha detto Renzi - e l'autorevole collaborazione che gli Usa possono offrire è molto impotante". Per il premier il "punto chiave è fermare il traffico di essere umani"."Se pensate che il 91% delle persone che vengono
dall'Africa in Italia vengono
dalla Libia, esattamente come tre
anni fa venivano dalla Tunisia a causa dell'instabilità in quel
paese", ha detto Renzi, appare chiaro che "oggi l'unico modo è tornare alla pace e
alla stabilità in Libia".
Obama si è detto preoccupato per il rischio che la Libia diventi una sorta di Somalia, territorio in balia dei terroristi, alle porte dell'Europa. "Continuiamo a cercare i luoghi in cui i terroristi si annidano e la Libia è uno di questi" ha detto. Il coordinamento con l'Italia e altri Paesi partner chiave sarà molto importante" e "abbineremo attività antiterroristiche, in collaborazione con Italia e altre nazioni, e attività politica". "Il problema non si risolve solo con attacchi di droni o operazioni militari".
La crescita economica. "L'approccio di Matteo è giusto: andare avanti sulle riforme ma con flessibilità per la domanda e gli investimenti", ha detto Obama. Per Renzi l'Ue deve guardare al "modello Usa"per quanto riguarda la politica economica. "Abbiamo discusso molto, di tante questioni importanti. Sono ansioso di discutere con il presidente Obama delle questioni legate all'economia: gli Usa hanno ridotto i disoccupati e aumentato il Pil, l'Unione europea ha aumentato i disoccupati e ridoto il Pil… Qualcosa non ha funzionato a casa nostra. L'esperienza del governo Usa - ha rimarcato Renzi - è un modello per l'economia europea, dobbiamo stare molto attenti al budget, ma occorre una nuova stagione di crescita".
La crisi in Ucraina. Il presidente Usa Barack Obama haespresso al premier Matteo Renzi la "forte convinzione" che la Uedebba "continuare con le attuali sanzioni" contro Mosca fino alla"piena attuazione" dell'accordo di Minsk.
L'Expo a Milano. Saranno molti gli americani che arriveranno in Italia, in occasione dell'Expo, a Milano e che assaggeranno l'ottimo cibo italiano: parola del presidente Usa, Barack Obama. "Il cibo è argomento che Italia conosce molto bene, ha una fantastica cucina", ha detto Obama. "Ma l'Expo - ha aggiunto - sarà anche un'occasione per parlare di come nutrire il pianeta e combattere la fame nel mondo".Il tema dell'Expo è stato anche occasione di un simpatico scambio di battute. Renzi: "Ho ancitipato l'Expo portando una bottiglia di vino al presidente Obama". E il padrone di casa: "Darò un rapporto a Matteo sulla qualità del vino".
Ieri l'incontro di Renzi con gli universitari...
Un anticipo dei temi che Renzi ha affrontato con Obama, era stato dato ieri nel corso dell'incontro con gli universitari a Washington dove Renzi non si era sottratto alle domande sulle situazioni più a rischio. Sulla Libia "dirò a Obama che il nostro impegno continua" ha detto il premier. Occorre sostenere l'azione dell'inviato dell'Onu Bernardino Leon "e portare avanti operazioni contro il terrorismo - ha precisato Renzi - perchè c'è il rischio di infiltrazioni Isis anche se non è solo una questione di sicurezza ma di umanità" perchè la tragedia dei migranti riguarda esseri umani.
... e la questione del genocidio armeno. "Ankara deve rispettare i valori europei": lo ha sottolineato il premier Matteo Renzi, rispondendo alla domanda di uno studente, alla Georgetown University, a Washington, sulla dura presa di posizione del governo turco alle parole di papa Francesco sul genocidio degli armeni.
"Il messaggio del pontefice è stato chiaro e riguarda un evento successo 100 anni fa", ha osservato il premier. "Penso che l'obiettivo debba essere (e vale per tutti, non solo per la Turchia) l'integrazione nell'Europa. La Turchia è un partner importante della Nato, ma in questo momento - ha sottolineato - l'integrazione in Europa dipende da Ankara".