Il primo ministro pachistano, Yousuf Raza Gilani, ha dichiarato che le agenzie di spionaggio di tutto il mondo condividono la responsabilità di un fallimento del suo Paese sulla mancata cattura di Osama Benladen. "È mancata l'intelligence di tutto il mondo, non solo del Pakistan", ha aggiunto Gilani, che poi ha lanciato un appello perché il mondo intero aiuti a combattere il terrorismo, "problema n. 1" del suo Paese, chiedendo agli occidentali di "astenersi dal diffondere messaggi negativi" sul Pakistan. Una figlia di Osama Benladen ha detto che suo padre è stato catturato vivo e ammazzato davanti alla famiglia dalle forze speciali statunitensi nei primi minuti dell'operazione di Abbottabad, in Pakistan. Lo hanno rivelato ufficiali della sicurezza pakistana, secondo quanto riporta il sito di al Arabiya. La bambina avrebbe 12 anni e sarebbe stata trovata nel compound. Nel Cmh Hospital della città pakistana. di Rawalpindi sarebbero ricoverati i familiari di Osama, tra cui sei bambini, una moglie di Osama bin Laden e una donna yemenita che potrebbe essere il loro medico personale. I familiari sono stati trasportati in ospedale in elicottero.George W. Bush "ha apprezzato l'invito, ma ha scelto di restare lontano dai riflettori, nella sua vita dopo la Casa Bianca". Poche righe affidate al suo portavoce David Sherzer, per spiegare che lui, il presidente dell'11 settembre, colui che aveva "dichiarato guerra al terrore", scatenando due conflitti, non ci sta ad accompagnare Barack Obama, il suo successore, premio Nobel per la Pace, l'uomo che uccidendo Bin Laden è entrato nella storia, riuscendo dove lui ha fallito. Così
Barack Obama domani andrà da solo a Ground Zero, nel luogo simbolo del dolore di un Paese colpito a freddo dalla follia e l'odio terrorista. Farà un discorso, parlerà con alcuni familiarI delle vittime di Benladen. Ma sopratutto, nell'immaginario collettivo, non solo americano ma di tutto l'Occidente, cercherà con grande prudenza di sanare una ferita che ancora fa male, celebrando l'unità di un popolo, della "Famiglia Americana", come ha detto più volte in questi giorni.Le
fotografie del cadavere di Osama Benladen che la Casa Bianca è restia a pubblicare mostrano il volto e il cranio del leader terrorista completamente devastati. È quanto riporta sul suo sito Skynews britannica. In serata la televisione Nbc ha dato notizia che ilpresidente Usa Obama ha deciso di non mostrare le fotografie del corpo di Osama Benladen.La morte di Benladen non cambierà i piani Nato in Afghanistan, ma la sua uccisione nel vicino Pakistan dimostra la necessità di una maggiore cooperazione per la sicurezza. Lo ha riferito oggi il capo dell'alleanza,
Anders Fogh Rasmussen, aggiungendo che l'operazione Usa in cui è stato ucciso il capo di al Qaeda era giustificata, spazzando via alcune accuse secondo cui Washington avrebbe agito fuori dalla legge internazionale. "Il fondatore di al Qaeda è stato responsabile della morte di migliaia di persone innocenti e penso che fosse giustificato realizzare questa operazione contro di lui", ha detto Rasmussen."E spero che questa operazione di grande successo minerà una delle reti terroristiche più pericolose al mondo". Rasmussen ha aggiunto però che il terrorismo internazionale continua a rappresentare una minaccia diretta alla sicurezza Nato e alla stabilità globale. "Perché siamo in Afghanistan è chiaro e la nostra strategia non cambierà", ha detto. "Gli alleati e i partner Nato continueranno la missione per assicurare che l'Afghanistan non torni mai più ad essere un paradiso sicuro per l'estremismo".
I SEGRETI DELLO SCEICCOÈ una «miniera d’oro» il computer di Osama Benladen che le forze speciali dei Navy Seals hanno prelevato dalla villa fortificata dove ha trovato la morte il leader di al-Qaeda. Molte informazioni sono crittografate, ma «se anche solo il 10 per cento venisse utilizzato», ha detto una fonte dell’intelligence americana, si potrebbe mettere a nudo l’apparato organizzativo e logistico della rete terroristica islamica. Oltre a identificare, almeno potenzialmente, e localizzare i suoi capi. «Potete immaginare quello che si può trovare sull’hard drive di Osama Benladen?», è stato il commento esultante della fonte, rivelato dal sito
Politico. La speranza è che il computer dello sceicco del terrore possa sostituire le informazioni perse con la mancata cattura da vivo del ricercato. Gli agenti speciali che lo hanno trovato durante il blitz di domenica lo hanno immediatamente portato in una località segreta in Afghanistan, dove centinaia di esperti sono già al lavoro per esaminarlo. Un punto in più per l’amministrazione Obama, che ieri era però alle prese con le inevitabili manifestazioni di scetticismo sull’effettiva uccisione del suo nemico numero uno, e intenta a decidere come metterle a tacere. I taleban afghani ieri sostenevano infatti che non ci sono prove sufficienti per convincerli che Osama sia effettivamente morto. E molti siti radicali islamici avevano eliminato dalle loro chat rooms i messaggi che davano per certa la scomparsa dello sceicco saudita, invitando i loro membri ad aspettare che sia la stessa al-Qaeda a confermare la morte.Per questo la Casa Bianca sembrava orientata a rendere note le foto sia del cadavere che della sua sepoltura in mare, ma una decisione finale non era ancora stata presa. Il timore è che le immagini del corpo straziato possano suscitare indignazione nel mondo islamico, e non solo. John Brennan, consigliere per il controterrorismo della Casa Bianca, ha spiegato infatti la diffusione di fotografie, filmati ed altro materiale che testimonia della morte del leader terrorista verrà soppesata per tenere presente il rischio di possibili rappresaglie da parte di sostenitori di Benladen. «Una delle cose che abbiamo la responsabilità di fare è assicurarci di adottare misure a tutela da ogni possibile tipo di reazione avversa di fronte alla notizia della sua morte», ha precisato.Ieri cominciavano anche ad emergere documenti, immagini dell’uccisione (giudicate false da più parti) e «messaggi» postumi attribuiti al leader di al-Qaeda, da fonti più o meno attendibili. Uno è un presunto testamento spirituale del terrorista, in cui Benladen proibisce ai figli di entrare a far parte di al-Qaeda.
Elena Molinari