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Brasile. Incendio al museo: in fiamme undici millenni di storia a Rio de Janeiro

Lucia Capuzzi martedì 4 settembre 2018

Le fiamme al Museo nazionale di Rio de Janeiro (Ansa)

Il palazzo di São Cristovão e i suoi venti milioni di reperti sono un cumulo di cenere. Le nove ore di lavoro senza interruzione di pompieri e protezione civile non sono riusciti a salvare dalle fiamme il Museo nazionale di Rio de Janeiro, tra i più importanti del Brasile e dell’America Latina che, a giugno, aveva festeggiato i suoi primi duecento anni. L’incendio è cominciato nella tarda serata di domenica, dopo che l’ex palazzo imperiale, situato nella Quinta Boa Vista, aveva chiuso al pubblico.

Non si conoscono le cause del rogo, anche se si ipotizza un corto circuito. Si sa, però, che il Museo aveva risentito dei tagli dovuti alla bancarotta post-olimpica dello Stato carioca. La stampa brasiliana ha sottolineato che, da quattro anni, la struttura riceveva solo parte dei 100mila euro necessari per la manutenzione. Dieci delle trenta sale erano sprangate per mancanza di fondi e solo l’1 per cento della monumentale collezione era esposta. Negli ultimi mesi, l’edificio era stato paralizzato dallo sciopero organizzato dagli addetti delle pulizie per reclamare gli stipendi arretrati. Dal 1946, il Museo è parte dell’Università federale di Rio de Janeiro, sull’orlo della bancarotta a causa della drastica riduzione dei finanziamenti. L’anno scorso, l’ateneo ha iniziato le lezioni in forte ritardo a causa delle proteste dei docenti e dei dipendenti. Per far fronte alla mancanza di fondi, il Museo nazionale stava negoziando con il Banco publico de fomento un aiuto extra. Tale denaro sarebbe stato impiegato per migliorare il piano di prevenzione anti-incendio. Il fuoco, però, è arrivato prima. Divorando reperti di inestimabile valore.

Come lo “scheletro di Luzia”, il più antico del Continente: risaliva a 11.500 anni fa. O il meteorite gigante, trovato a Bahia nel 1784. O la più fornita biblioteca scientifica d’America. O, ancora, migliaia di utensili delle civiltà precolombiane. «È una catastrofe – ha dichiarato il vicedirettore, Luiz Fernando Dias Duarte –. Sono andati in fumo per colpa dei politici brasiliani duecento anni di memoria, scienza, cultura e educazione». Il presidente Michel Temer ha parlato di «un giorno tragico per il Brasile», mentre il ministro della Cultura, Sergio Sá Leitão ha affermato che un episodio simile non deve ripetersi. In realtà, negli ultimi due anni, quello di Rio è il terzo museo andato in fumo. Nel 2016, è toccato alla Cineteca di San Paolo e, tre mesi fa, nella stessa città, è stato parzialmente devastato dalle fiamme il Museo della lingua portoghese.