Commissione europea e immigrati. Profughi, ecco il piano europeo anti-esodo
All'indomani della richiesta avanzata all'Onu di "una condivisione globale della gestione dei flussi migratori", l'Alto commissario per la politica estera Ue, Federica Mogherini, presenta agli europarlamentari di Strasburgo il piano Ue sui migranti e sulla partnership con l'Africa al quale ha lavorato insieme al collega Frans Timmermans. Obiettivo, come ha spiegato la stessa Mogherini, è fare chiarezza: "Prendersi la responsabilità di raccontare ai cittadini la verità e dire che il fenomeno migratorio è enorme e complicato e che non sparirà ma che può essere gestito. Ci sono 70 milioni di rifugiati nel mondo, non spariranno d'incanto. È miope non vedere questo, chi si rinchiude nel proprio recinto è del tutto fuori dalla realtà". Ma per riuscire a gestire il fenomeno migratorio "gli Stati Ue debbono rispettare gli impegni sui profughi" perchè, ha lamentato, finora abbiamo visto "leadership politiche in alcuni Paesi europei che investono più in slogan che sanno non risolveranno mai i problemi, anzichè in risposte vere, comunitarie. Il piano sarà presentato a fine mese al Consiglio Ue e per il momento, ha detto Mogherini, "sulle politiche esterne sulle migrazioni". Al summit di La Valletta ci fu lo stanziamento di 1,8 miliardi per progetti di sviluppo. "L'Africa Trust Fund - ha spiegato la rappresentante Ue - si arricchirà di 500 milioni, si tratta quindi di poter impiegare 2,3 miliardi di euro di fondi comunitari. Una cifra che ci consentirebbe di stringere legami e avviare progetti con l'Africa". Interlocutori di fatto 'privilegiatì di Bruxelles saranno "Giordania e Libano in Medio Oriente, che già ospitano milioni di profughi. In Africa i destinatari sono Nigeria, Senegal, Mali, Etiopia e Niger". Con Niamey, in particolare, Mogherini spiega che "stiamo mettendo in atto un piano per il controllo delle frontiere nel Nord, quelle con la Libia. Il 17 giugno a Bruxelles terremo un summit con i ministri del Sahel e con il ministro degli Esteri libico proprio sul controllo dei confini meridionali della Libia".
Corte di giustizia Ue: no carcerazione per immigrati irregolari, ma rimpatrio Intanto oggi sul problema migranti è intervenuta la Corte di Giustizia Ue: "A meno che non commetta reati, un immigrato irregolare va rimpatriato, non incarcerato" ha stabilito. L'organismo di Lussemburgo ha ricordato che la direttiva rimpatri del 2008 "osta a qualsiasi normativa di uno Stato membro che reprime il soggiorno irregolare mediante la reclusione di un cittadino di un paese non Ue nei confronti del quale non sia stata ancora conclusa la procedura di rimpatrio prevista da tale direttiva".Caccia algli scafisti Mentre continua cons empre maggiore fermezza la caccia agli scafisti, 7 arrestati oggi a Porto Torres dopo lo sbarco, nella tarda serata di ieri, di 392 profughi salvati in mare davanti alle coste libiche.Onu: dal 2014 superati i 10mila morti nel Mediterraneo E l'Onu fornisce ultime drammatiche cifre: sono oltre 10.000 i morti dal 2014 nel Mediterraneo. E se nel 2014 le vittime sono state 3.500, salite a 3.771 lo scorso anno, nei soli primi 5 mesi del 2016 sono già 2.814.