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Iran. Chi è il presidente Pezeshkian: il vedovo critico sulla repressione delle donne

Camille Eid sabato 6 luglio 2024

Il vincitore delle elezioni iraniane Massud Pezeshkian

Chirurgo cardiovascolare di professione, il nuovo presidente dell'Iran uscito dal ballottaggio di venerdì 5 luglio, Massud Pezeshkian, è nato 70 anni fa nell'Azerbaijan occidentale, motivo per cui egli promuove l'insegnamento della lingua azera nelle scuole.

Pezeshkian è diventato noto in tutto il Paese per aver cresciuto da solo i suoi tre figli in seguito a un incidente automobilistico che nel 1993 ha provocato la morte di sua moglie e di una figlia.

Tra il 2001 e il 2005, ha servito come ministro della Salute durante il secondo mandato del presidente Mohammad Khatami, cercando di riformare i servizi sanitari nelle campagne, mentre dal 2008 rappresenta ininterrottamente la circoscrizione di Tabriz al Majils. Sia Khatami che l'altro presidente riformista Hassan Rohani hanno dato il loro endorsement alla sua candidatura.

Pur essendo apparentemente discreto, Pezeshkian si esprime senza mezzi termini. Non ha risparmiato critiche esplicite al regime sulla questione dell'hijab obbligatorio e in particolare in seguito alle proteste provocate dalla morte di Mahsa Amini nel settembre 2022 in detenzione per il velo, senza però mai proporre un cambiamento sull'obbligatorietà del velo. Ha anche affermato anche di voler mettere fine all'isolamento internazionale dell'Iran.

Nei dibattiti televisivi tra i candidati ha fatto intendere che, in caso della sua elezione, avrebbe cercato di raggiungere un compromesso con gli Stati Uniti sulla revoca delle “sanzioni catastrofiche” contro l'Iran. È impossibile – ha spiegato – raggiungere una crescita dell’8%” senza ristabilire normali relazioni economiche con gli altri Paesi, compreso l’Occidente. “Eludere le sanzioni – ha aggiunto – è possibile, ma alcuni si arricchiscono in tal modo”, alludendo alle cerchie vicine al regime, accusate di arricchirsi commerciando con l'estero.