La nuova America. Il team-Biden: tutte le donne del presidente
Nove nomine di stretti collaboratori hanno segnato la giornata di ieri di Joe Biden, che procede a ritmo sostenuto nella transizione verso la presa di poteri alla Casa Bianca nonostante la resistenza dell’attuale inquilino. Il presidente eletto ha anche cominciato a ricevere aggiornamenti quotidiani da parte di esperti di sicurezza nazionale esterni all’Amministrazione, in attesa di poter aver accesso ai briefing di intelligence che sono tradizionalmente aperti al vincitore delle elezioni prima del suo insediamento, ma che Donald Trump continua a negargli. Nella squadra che affiancherà Biden nel lavoro di tutti i giorni spicca il numero di donne, che abbondano anche nella lista del toto-ministri che circola in questi giorni a Washington.
Lo staff della Casa Bianca sarà guidato dal capo di gabinetto Ron Klain, già braccio destro di Biden durante la presidenza Obama nonché “zar” dell’Amministrazione democratica per la lotta all’epidemia di ebola in Africa occidentale. In generale, nelle sue scelte, Biden ha privilegiato persone alle quali è legato personalmente da anni e che hanno contribuito in maniera determinante al successo della sua corsa elettorale. Ecco allora che Jen O’Malley Dillon, manager della campagna di Biden, è stata nominata vice capo dello staff, mentre Mike Donilon, lo stratega della campagna, sarà consigliere politico del presidente. C’è poi Steve Ricchetti, ex presidente della campagna ed ex capo dello staff di Biden quando era vicepresidente, nonché consigliere della Casa Bianca ai tempi di Bill Clinton e di Obama: ora sarà consulente legale del presidente. Ad affiancarlo Dana Remus, che ha guidato il team legale della campagna Biden-Harris.
Mentre Annie Tomasini, capo dello staff della campagna di Biden, è stata scelta come direttore delle operazioni dello Studio Ovale. Julie Rodriguez, ex capo della squadra di Kamala Harris, sarà invece direttore dell’Ufficio degli affari intergovernativi della Casa Bianca. Nel team entra anche Anthony Bernalm, ex capo dello staff elettorale di Jill Biden, scelto nel ruolo di consigliere della first lady, mentre Julissa Pantaleon sarà il capo dello staff della first lady. Infine entra nel gruppo anche Cedric Richmond, ex presidente del Black Caucus che raggruppa i membri del Congresso afroamericani, che sarà il direttore dell’ufficio incaricato di pianificare gli impegni pubblici del presidente. Biden prevede nei prossimi giorni di continuare a svelare agli americani i punti principali della sua agenda. Per ora ha parlato del suo piano per una ripresa economica che permetta al Paese di uscire dal rallentamento imposto dal lockdown e di crescere riducendo le profonde disuguaglianze di oggi. Per cominciare, il democratico ha assicurato una revisione delle aliquote fiscali in senso «più equo» che obblighi «le società più ricche a pagare la loro giusta parte» e che aumenti le tasse per chi guadagna più di 400mila dollari l’anno, in modo da creare le risorse pubbliche necessarie per rilanciare l’economia americana e creare nuovi posti di lavoro.
Secondo il piano di Biden sarà infatti il governo, in cooperazione con le aziende private, a fare da volano alla ripresa, lanciando una serie di grandi opere tese ad ammodernare e a mettere in sicurezza le infrastrutture più obsolete: strade, ponti e ferrovie. A questo nella Biden Economy si aggiunge uno sforzo senza precedenti sul fronte dell’energia pulita e delle fonti rinnovabili, con massicci investimenti sulle nuove tecnologie e dunque in ricerca e sviluppo. In questo modo Biden, che ha già consultato gli amministratori delegati di alcune grandi società, da General Motors a Microsoft, promette fino a 10 milioni di nuovi posti di lavoro. Impieghi che l’ex senatore vuole meglio pagati di oggi. Biden ha infatti promesso di aumentare la paga minima a livello nazionale a 15 dollari l’ora. I primi 100 giorni alla Casa Bianca saranno invece dedicati quasi esclusivamente a fronteggiare la pandemia con un piano nazionale che prevede anche aiuti alle imprese e alle famiglie più colpite.