Messner. Il re degli Ottomila festeggia 80 anni in baita con la moglie
Ieri Messner ha compiuto 80 anni, e li ha festeggiati a pane duro, speck e vino rosso. Niente amici, è stato da solo con la moglie. Niente ristorante, è stato in una piccola baita a duemila metri d’altezza. Chi è Messner, se si potesse definirlo in poche parole, quali sarebbero?
Queste: è l’uomo che è salito su tutti gli ottomila della Terra. E cosa vuol dire salire in vetta a un ottomila? Vuol dire guardare in alto e dire: tra me e il cielo non c’è più niente, io sono il punto più alto della Terra. Io personalmente non sono mai stato su un ottomila, però sono stato in vetta a un monte che era il più alto della vallata, sulla cima di quel monte vedevo le nuvole corrermi incontro con la velocità dei treni.
La cima di quel monte è fatta come i bracciali di una poltrona, è concava e accogliente, hai l’impressione di poterti sedere. Il popolo infatti la chiama “el caregòn de Dio”. Dunque sono stato sul caregòn, e potevo sedermi. Ma non l’ho fatto, sentivo la differenza. Ricordo e ricorderò sempre quell’emozione: essere sull’apice della Terra, e non avere niente che ti separa dal Cielo.
Ma la mia era solo un’impressione, un tantino ridicola. Messner quest’impressione l’ha provata davvero, e non da un punto alto, ma da tutti i punti più alti della Terra, da tutti gli ottomila. A quell’altezza c’è un problema: respirare. Perché l’aria è rarefatta e l’ossigeno scarseggia. Si può risolvere con la maschera, cioè portandosi l’ossigeno dal campo-base.
Ma sarebbe un’infrazione alle regole dell’alpinismo, se vuoi salire su un monte devi essere tu e quel monte. Messer è salito su tutti gli ottomila, senza maschera. Oggi ha 80 anni. Sentendosi vecchio (lo ha dichiarato) ha fatto testamento, lasciando i suoi beni ai figli. I quali si son divisi tutto fra loro, escludendo il padre, che dunque è rimasto senza niente. Così dicono le voci. E adesso viene citato come prova di un vecchio insegnamento: quel che hai, lascialo solo in punto di morte, non fidarti di nessuno.
Una famiglia non dovrebbe funzionare così, ma Napoleone è riuscito a costruirsi un impero ma la famiglia no. Costruire una famiglia è più difficile che costruirsi un impero. Salire su un ottomila è un’impresa titanica, lo dice uno che non è andato oltre i tremila e cinquecento. Salendo sulle cime impàri a sentire le armonie del silenzio. Conosci le gioie della solitudine. E capisci che solo quelle gioie sono gioie. Potrebbe farsi festeggiare da una città, Messner, ma invece festeggia in una baita, piccola, con la moglie. Solo così sarà una vera festa.
Auguri, Reinhold.