Uu invito a «trovarsi insieme» alle forze oppositrici e «parlarsi con disponibilità », «dando una risposta ai problemi reali e gravi che affliggono il Paese». Questo, in estrema sintesi, il contenuto della lettera inviata recentemente da papa Francesco al presidente venezuelano Nicolás Maduro. A rivelarlo, ieri, il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin. Il Pontefice è preoccupato per la crisi del Venezuela. Lo aveva detto lui stesso nel messaggio Urbi et Orbi di Pasqua in cui aveva esortato governo e opposizione a dialogare per uscire dal baratro della recessione in cui è precipitata la nazione. Sabato, poi, il portavoce della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, aveva riferito della lettera scritta da Francesco a Maduro. Ieri, il cardinale Parolin ha dato qualche ulteriore indicazione. «La situazione venezuelana è preoccupante – ha detto – e quindi il Pa- pa, considerando che ci sono tante richieste per facilitare questo incontro tra governo e opposizione, ha ritenuto suo dovere aiutare». Il dialogo – ha ribadito – è l’unica soluzione. Non si tratta di uno slogan. Il cardinale conosce perfettamente il Paese, in cui è stato nunzio durante “l’era Chávez”. Grazie alla sua capacità di ascolto e mediazione, l’attuale segretario di Stato aveva ottenuto la fiducia di tutte le forze politiche e sociali. Tanto che, alcuni ipotizzavano un “viaggio” di Parolin nell’attuale bufera. Il cardinale l’ha, però, escluso. In ogni caso, l’attuale nunzio, Aldo Giordano, si è messo a disposizione delle parti per aiutarle a dialogare. I margini di trattativa sono, però, risicati. L’opposizione punta tutto sul referendum per costringere Maduro alle dimissioni: avrebbe già raccolto 1,8 milioni di firme. I tempi del voto sono, però, lunghi. E nel frattempo il Paese va a fondo, stritolato dall’intransigenza di visioni contrapposte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Secondo il cardinale Parolin, Francesco ha scritto a Maduro invitandolo a incontrare l’opposizione per «parlarsi con disponibilità» Il presidente Nicolás Maduro
(Ansa)