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ATTENTATI A MUMBAI. Il Pakistan non consegna i terroristi

lunedì 8 dicembre 2008
Oggi - Il Pakistan ha annunciato oggi che non consegnerà alle autorità indiane ma giudicherà invece in base alle leggi del paese qualunque cittadino pachistano risulti coinvolto negli attacchi terroristici di Mumbai.«Gli arresti compiuti - ha dichiarato il ministro degli Esteri Shah Mahmood Qureshi citato dalla stampa locale - sono stati fatti nell'ambito delle nostra inchiesta. Anche se le illazioni venissero confermate nei confronti di qualunque sospetto questo non verrà consegnato all'India».

Il ministro pachistano ha poi sottolineato che il paese intende cooperare pienamente con l'India nelle indagini su Mumbai, ma ha insistito sul fatto che eventuali sospetti pachistani verrebbero giudicati solo in un tribunale pachistano. Qureshi si è detto pronto, se necessario a recarsi in India per chiarire la posizione di Islamabad.Ieri - L'intelligence pakistana ha messo le mani sull'organizzatore degli attentati di Mumbai. Dopo la pressione esercitata su Islamabad dall'India e dagli Stati Uniti, le forze di sicurezza hanno catturato Zaki-ur-Rehman Lakhvi, indicato dall'unico sopravvissuto del commando autore delle stragi come la mente dell'offensiva terroristica costata la vita a 188 persone. Lakhvi è stato catturato insieme ad altre 14 persone durante un blitz in un campo di addestramenti di fondamentalisti islamici in Kashmir.Appena ieri Condoleezza Rice aveva detto che ci sono le prove che i miliziani responsabili dell'attacco abbaiano utilizzato il Pakistan come base organizzativa. Il campo in cui sono stati catturati è gestito da Jamaat-ud-Dawa, una fondazione caritatevole legata a Lashkar-e-Taiba, il gruppo su cui si concentrano i sospetti. A capo di Jamaat-ud-Dawa c'è Hafiz Saeed, fondatore nel 1989 di Lashkar-e-Taiba, abbandonata nel 2001 dopo che il movimento fu messo fuorilegge perchè sospettato di essere responsabile di un sanguinoso attacco contro il parlamento indiano a New Delhi.Lashkar-e-Taiba ("l'esercito dei pii") fu creato per combattere il dominio indiano in Kashmir ed ha avuto legami sia con l'intelligence pachistana che con Al-Qaeda. Saeed ha criticato gli arresti e ha accusato il governo di Islamabad di "debolezza". "L'India vuole schiacciare i movimenti indipendentisti kashmiri usando come pretesto gli attacchi di Mumbai", ha detto. Il segretario di Stato americano aveva chiesto a Islamabad i intervenire al più presto e con forza, ma sia la Rice che il ministero degli Esteri pachistano hanno smentito che Washington e New Delhi abbiano imposto un termine di 48 ore per colpire i responsabili degli attentati.