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Il summit a Napoli. Il G7 e il disordine mondiale: «Restiamo al fianco di Kiev»

Redazione Esteri sabato 19 ottobre 2024

I partecipanti al vertice del G7 a Napoli

Per il G7 la Russia resta sul banco degli imputati. Riuniti a Napoli, i ministri della Difesa - affiancati dal segretario generale della Nato, Mark Rutte e ospite il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov - hanno condannato l’uso «irresponsabile» della retorica nucleare da parte di Mosca nel conflitto in Ucraina . Nella dichiarazione finale viene anche stigmatizzata la «posizione di confronto e destabilizzazione su scala globale» assunta dalla Russia. Il testo firmato dai ministri richiama anche la situazione del Medio Oriente, affermando che la protezione della forza di pace dell’Onu impegnata in Libano è un«dovere di tutte le parti in conflitto».

Nel suo discorso di apertura al meeting, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha “conteggiato” gli scenari di crisi: «Le brutali aggressioni russe in Ucraina e la situazione davvero critica in Medio Oriente, unite alla profonda instabilità dell’Africa subsahariana e alla crescente tensione nella regione in do-pacifica, evidenziano un quadro di sicurezza deteriorato». A rendere ancora più incandescente la situazione «uno scontro tra due diverse, forse incompatibili visioni del mondo», nel quale una – a dire di Crosetto – perorerebbe la causa dell’ordine mondiale basato sul diritto internazionale, mentre dall’altra parte, ci sarebbero «coloro che sistematicamente mancano di rispetto alla democrazia per perseguire i propri obiettivi, anche mediante un uso deliberato della forza militare». Crosetto ha quindi riconosciuto che, dinanzi alle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, «prospettive per il futuro che non possono essere positive». «Ci troviamo – ha concluso il ministro – di fronte a scenari estremamente fluidi e caratterizzati da instabilità». Il ministro, rinnovando «l’immutato impegno a sostegno del popolo ucraino e difesa integrità territoriale del Paese», ha incontrato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti d'America, Lloyd Austin, nel corso di un bilaterale tra i due Paesi.

Il summit è stato "accompagnato" da alcuni momenti di tensione tra i manifestanti del corteo "anti G7" e la polizia. Dopo gli scontri nella centrale piazza Carità, dove le forze dell'ordine hanno respinto il tentativo degli attivisti di percorrere via Toledo e raggiungere l'area di Palazzo Reale dove si svolgeva l'incontro, i manifestanti sono tornati verso il centro storico e il corteo si quindi sciolto. Nessuno tra le forze dell'ordine e tra i manifestanti è rimasto ferito.

Alla diplomazia occidentale, che sembra aver "incatenato" la propria politica alla sola scelta di fornire armi, sono state indirizzate le parole dell’arcivescovo di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia: «Viviamo tempi faticosissimi in cui la guerra, le guerre, sembrano prevalere sulla pace. Tempi in cui la terza guerra mondiale sembra sempre meno a pezzi ma più compatta e tragicamente possibile. Anche la speranza è messa a dura prova. Ma i grandi e i potenti della terra invece di mettersi in ascolto del grido di dolore delle innumerevoli vittime innocenti, sono sempre più determinati nella logica delle armi e della guerra!». Quindi l’invito a evitare con tutti i mezzi possibili «la follia» della guerra e delle armi.