Mondo

Stati Uniti. Come è andato il duello in tv tra Donald Trump e Kamala Harris

Elena Molinari, New York mercoledì 11 settembre 2024

I candidati alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump e Kamala Harris durante il confronto in tv

Accuse taglienti da entrambe le parti, qualche non troppo velato insulto, ma in definitiva il primo (e forse unico) dibattito fra Kamala Harris e Donald Trump non è degenerato in rissa verbale. Harris è rimasta sempre all’attacco, sottolineando più volte il fatto che il rivale è stato dichiarato colpevole di frode ed è sotto processo in vari Stati. Trump ha insistito ripetutamente sul numero record di immigrati senza documenti entrati negli Stati Uniti negli ultimi anni, che ha definito “criminali, assassini e spacciatori”.

La vicepresidente ha messo a segno qualche punto parlando degli oltre 400 repubblicani che hanno promesso di votare per lei e citando ex ministri e membri dello staff presidenziale di Trump che temono un suo ritorno al potere come «un disastro per la nazione».

Il tycoon non è caduto nel tranello di ripetere i suoi riferimenti alla razza di Harris come un’identità inventata per scopi elettorali, ma Harris l’ha comunque accusato di usare il razzismo per dividere il Paese. E la vice di Biden ha approfittato della tribuna per promettere ancora una volta che, se eletta, spingerà per l’approvazione di una legge che renda di nuovo l’aborto legale a livello nazionale, mentre Trump ha accusato i democratici di volere l’esecuzione di bambini appena nati nelle sale parto.

Il ritmo vivace del duello tv ha segnato una differenza enorme rispetto a quello dello scorso giugno che ha portato al ritiro di Joe Biden, ma il confronto non ha per questo ha portato galla più elementi dei programmi di ciascun candidato. Il repubblicano si è limitato a dire che deporterà tutti gli immigrati senza documenti e la democratica ha ripetuto l’intenzione di dare alle famiglie un bonus di 6mila dollari per figlio e alle piccole imprese sostanziosi sgravi fiscali.

A livello retorico, la palma della vittoria va forse assegnata a Harris, che è riuscita a sottolineare con chiarezza le differenze con l’avversario, a presentarsi come una nuova leader e a promettere agli americani di voltare la pagina rispetto alle divisioni del passato. Ma anche la rappresentante della compagine progressista, come l’avversario conservatore, ha evitato di rispondere a domande su recenti cambiamenti d’opinione che sanno di mossa elettorale. E con lei i moderatori della rete Abc non hanno insistito, premendo affinché rispondesse, quanto lo hanno fatto con Trump.

In mattinata poi, i primi sondaggi. Per la maggioranza degli spettatori che hanno assistito al dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump la performance della candidata dem è "stata migliore". Secondo Cnn/Ssrs la rilevazione la vicepresidente ha anche superato di gran lunga le aspettative rispetto alla performance sul palco di Joe Biden contro l'ex presidente all'inizio dell'anno. Le cifre del sondaggio sono chiare: il 63% contro il 37%, crede che Harris abbia fatto meglio sul palco di Philadelphia. Prima del dibattito, gli stessi elettori erano equamente divisi 50-50. Complessivamente le opinioni sui punti di forza di ogni candidato sulle diverse questioni hanno continuato a riflettere comunque le dinamiche viste nei sondaggi nazionali, con Trump in vantaggio su economia, immigrazione e il ruolo di comandante in capo, e Harris più affidabile su aborto e protezione della democrazia. Nel dibattito presidenziale di giugno, gli elettori erano stati al 67% a favore di Trump e il 33% di Biden.
In un'analisi la Cnn spiega che la vice presidente degli Stati Uniti ha battuto l'ex inquilino della Casa Bianca anche se non c'è garanzia che questo influenzerà l'esito delle elezioni di novembre. Harris, si legge, "ha dettato le condizioni del duello" tv con Trump, da quando "lo ha praticamente costretto a stringerle la mano". La vicepresidente, secondo Cnn, si e' "dimostrata energica e con una visione positiva del futuro".