Urge intervenire subito con aiuti di
prima necessità e anche per garantire la protezione delle
popolazioni locali, vittime della violenza dell'Isil: è quanto
chiedono in un comunicato congiunto il cardinale Ferdinando
Filoni, inviato speciale del Papa in Iraq, e il Patriarca di
Babilonia dei Caldei, Louis Sako.
L'Inviato Personale del Santo Padre in Irak, Card. Fernando
Filoni, accompagnato dal Patriarca Sako, dal Nunzio Apostolico e
dai Vescovi locali - si legge in una nota pubblicata da
Fides,
agenzia stampa di Propaganda fide - ha incontrato le Autorità
politiche della Regione Autonoma del Kurdistan e ha visitato i
rifugiati cristiani, yezidi e altri nelle province di Duhok e
Erbil. Dopo aver sentito e visto le tragedie e le sofferenze di
tante famiglie che hanno lasciato i propri villaggi, le proprie
case e proprietà, soprattutto a Mosul, nella Piana di Ninive e
in Sinjar, si unisce al nuovo appello del Patriarca nel chiedere
alla Comunità Internazionale, ed in particolare ai Paesi e alle
Organizzazioni internazionali che hanno maggiore responsabilità
morale, di: intervenire immediatamente portando aiuti di prima
necessità: acqua, cibo medicinali, servizi sanitari, etc.
Liberare i villaggi ed i luoghi occupati il più presto possibile
e in modo stabile. Non bisogna lasciar morire la speranza delle
popolazioni! Assicurare una protezione internazionale a questi
villaggi per incoraggiare le famiglie a rientrare nelle loro case
e continuare la loro vita normale in sicurezza e pace. Più volte
la gente ci ha gridato: aiutateci a ritornare a vivere!