Mondo

Usa. Il boia che l’America non vuole fermare

Elena Molinari mercoledì 11 febbraio 2015
​Gli Stati americani riflettono sulla pena di morte, cercando modi “creativi” di infliggerla quando l’iniezione letale non è possibile. Una manciata di amministrazioni locali ha approvato o sta discutendo leggi che recuperino la camera a gas, la sedia elettrica o il plotone d’esecuzione come “piani di riserva” in modo da non dover più rimandare alcuna esecuzione. L’ultimo è l’Oklahoma, che sta valutando la possibilità di far ricorso alle camere a gas in attesa che la Corte suprema degli Stati Uniti si esprima sulla legalità dell’uso dei medicinali impiegati per le iniezioni letali. Proprio in seguito al ricorso di tre condannati a morte in Oklahoma, la Corte ha deciso infatti di riesaminare la costituzionalità delle nuove combinazioni di farmaci mortali che alcuni Stati utilizzano. L’alta corte dovrà decidere se l’uso del cocktail viola il divieto della Costituzione americana di infliggere punizioni crudeli. In particolare, i giudici dovranno verificare se il sedativo midazolam possa essere utilizzato, a seguito dei timori che non produca un profondo stato d’incoscienza. Dovranno inoltre assicurarsi che il detenuto non sperimenti un dolore intenso quando gli vengono iniettati altri farmaci per ucciderlo. Quattro Stati attualmente consentono l’uso della camera a gas: Arizona, California, Missouri e Wyoming, ma tutti prevedono che l’iniezione letale sia il metodo principale. L’ultimo detenuto statunitense ucciso in una camera a gas fu Walter LaGrand in Arizona nel 1999.Lo scorso anno in Tennessee è stata approvata una legge che consente l’impiego della sedia elettrica nel caso in cui non si possano ottenere i farmaci per l’iniezione letale, ma i detenuti hanno presentato una sfida legale. Intanto, nello Utah e ancora in Wyoming si sta valutando di ripristinare il plotone di esecuzione. Lo Utah aveva abbandonato il plotone nel 2004, ma come altri Stati negli ultimi dodici mesi ha dovuto fare i conti con la resistenza delle società farmaceutiche di fornire medicinali allo scopo di togliere la vita. Gli Stati americani avevano abbandonato i plotoni di esecuzione e le sedie elettriche alla fine del XX secolo per motivi «d’immagine». Più di una volta i detenuti erano andati in fiamme mentre venivano folgorati, o il pubblico aveva reagito con orrore alla vista di un condannato crivellato di colpi. Una dozzina d’anni non ha reso quei metodi meno barbari, e gli oppositori della pena di morte invitano a riflettere sul fatto che un Paese civile dibatta sul modo più «accettabile» di uccidere i propri cittadini. «Che si spenda tempo cercando metodi efficaci per uccidere la gente è offensivo – ha detto Adam Leathers, della Coalizione per l’abolizione della pena di morte dell’Oklahoma – non c’è un modo giusto per fare la cosa sbagliata».