Giappone. I missili nordcoreani e quella «voglia» di allarme
L'immagine del lancio del missile Hwasong-12 diffusa nei mesi scorsi dal regime nordcoreano
È successo di nuovo. Questa volta in Giappone. Dopo il falso allarme scattato sabato alle Hawaii, questa volta la psicosi del missile nordcoreano ha contagiato il Giappone. O meglio, l’emittente giapponese pubblica Nhk. Sul suo sito, la Nhk ha infatti diffuso stamattina la notizia del lancio di un missile da parte del regime di Pyongyang, scatenando l’allerta. Qualche minuto, però, e la stessa emittente ha dovuto correggersi: un falso avviso, ancora. Quasi ci fosse un’inconscia “voglia” di essere i primi a gridare all’allarme. E proprio nel momento in cui, peraltro, il dialogo tra Seul e Pyongyang sulle Olimpiadi invernali che prenderanno il via il 9 febbraio a PyeongChang, in Corea del Sud, sembra invece favorire un minimo di distensione.
Negli Stati Uniti l’Agenzia per il controllo delle emergenze delle Hawaii ha annunciato che modificherà la procedura di allerta dopo quanto accaduto sabato, quando un impiegato di cui non si conosce l'identità, durante un'esercitazione dopo un cambio turno, ha selezionato erroneamente in una lista a cascata “allarme missile” invece di “prova”: ci sono voluti 38 minuti prima che l'allarme venisse corretto. La nuova procedura prevede la presenza di due impiegati per attivare il sistema di allerta: uno diffonderà l'allarme, l'altro lo confermerà. Inoltre, è stato introdotto un sistema immediato per notificare falsi allarmi in caso di errore. Ma anche questa procedura rafforzata rischia di essere insufficiente se non verranno mantenuti calma e nervi saldi.