Il governo golpista dell'Honduras stringe la morsa sul Paese: ha sospeso per i prossimi 45 giorni le garanzie costituzionali e avvertito il Brasile che l'ambasciata perderà l'immunità diplomatica. Il governo ha sospeso cinque importanti garanzie costituzionali, tra le quali la libertà di circolazione, espressione, e riunione; e ordinato lo sgombero di tutte le istituzioni pubbliche occupate dai manifestanti, la chiusura del mezzi di comunicazione che "attentano contro la legge" e l'arresto delle persone considerate sospette. Il decreto, emanato lo scorso 22 settembre nel Consiglio dei ministri e pubblicato sanato nella Gazzetta ufficiale, è stato annunciato nella notte a tutto il Paese tramite radio e televisione. Contattato da Eadio Globo, il presidente deposto Manuel Zelaya ha definito il provvedimento "una barbarie che indigna" e rivolto un appello al Parlamento perché lo sospenda e ai deputati perché tornino "al dialogo" per risolvere la crisi politica che vive l'Honduras.