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Santa Sede. Hollande da Francesco: povertà e bioetica

Gianni Cardinale sabato 25 gennaio 2014
Siria e Medio Oriente. Povertà ed eco­logia. Ma anche bioetica e famiglia. So­no stati questi i temi affrontati nel cor­so dei «cordiali» colloqui tra il presidente fran­cese François Hollande ricevuto ieri mattina in Vaticano da Papa Francesco. L’udienza è du­rata 35 minuti, mentre successivamente Hol­lande si è intrattenuto per un ora e un quarto con il segretario di stato, il cardinale designato Pietro Parolin, e con il “ministro degli Esteri vaticano”, l’arcivescovo Dominique Mamberti. Al termine della visita la Santa Sede ha emanato un comunicato in cui si spiega che nel corso dei colloqui «è stato rilevato il contributo della religione al bene comune». Nel richiamare «i buoni rapporti esistenti tra la Francia e la Santa Sede», è stato poi ribadito «il reciproco impe­gno a mantenere un dialogo regolare tra lo Stato e la Chiesa cattolica e a collaborare costruttivamente nelle questioni di interesse comune». Mentre «nel contesto della difesa e della promozione della dignità del­la persona umana, si sono passati in rassegna alcuni argomenti di at­tualità, quali la famiglia, la bioetica, il rispetto delle comunità religiose e la tutela dei luoghi di culto».La conversazione è quindi proseguita «su temi di carattere internazionale, quali la povertà e lo sviluppo, le mi­grazioni e l’ambiente». E ci si è «soffermati, in particolare», conclude la nota vaticana, «sui conflitti in Medio Oriente e in alcune regioni dell’Africa, auspicando che, nei diversi Paesi in­teressati, la pacifica convivenza sociale possa essere ristabilita attraverso il dialogo e la par­tecipazione di tutte le componenti della so­cietà, nel rispetto dei diritti di tutti, special­mente delle minoranze etniche e religiose». A questo proposito, in una successiva confe­renza stampa Hollande ha sottolineato come la Francia sia «mobilitata, perché i cristiani rimangano là dove sono sem­pre vissuti per secoli e perché non prendano la strada dell’esilio». L’in­quilino dell’Eliseo, alla sua prima visita in Vaticano dopo l’elezione nel 2012, ha espresso al papa «l’auspicio che il Vaticano accolga la Coalizio­ne democratica siriana per far capire che la pace si raggiunge attraverso una soluzione politica pluralistica». E ha convenuto che «le parole pro­nunciate dal Papa a Lampedusa devono essere un appello agli europei» affinché «l’accoglienza dei rifugiati avvenga in condizioni umane». «Un valore che ci ha uniti nel nostro incontro è stata la parola dignità, la difesa della dignità umana», ha dichiarato infine Hollande. Senza di­stinguere però, come ha notato  La Croix «le differenti concezioni che que­sto termine può comportare». Il quotidiano cattolico francese, citando fonti della delegazione francese, ha rivelato che è stato l’arcivescovo Mamberti ad affrontare con Hollande – per «un quarto» del colloquio – le questioni riguardanti la bioetica e la famiglia. Spiegando che la posi­zione della Chiesa contro la legge che ha istituito in Francia il «matrimonio omosessuale» si basa su un fondamento «morale e non religioso». E che quindi, a questo titolo, non può essere ignorata.Hollande, rife­risce sempre  La Croix, si è lamentato che elementi estremisti si siano accaparrati il dibattito sul tema. Parlando con i giornalisti il presiden­te non ha dato comunque segnali di marcia indietro su questo tema come pure rispetto al «diritto d’aborto» e al progetto di legalizzazione dell’eutanasia promossi dal governo di Parigi. Il “portavoce” vaticano padre Federico Lombardi ha poi confermato quanto riferito dal seguito presidenziale (di cui faceva parte Georges Vandebeusch, il prete rapi­to in Camerun a novembre e liberato a fine anno), e cioè che Papa Francesco ha iniziato a lavorare su un progetto di enciclica sull’ecolo­gia. «In ogni caso – ha spiegato padre Lombardi – è importante osser­vare che Papa Francesco intende mettere in particolare rilievo la te­matica della ecologia dell’uomo».