Mondo

Lotta alle gang. Congelati i fondi Usa per Haiti. Arrivano i militari del Salvador

Redazione Esteri mercoledì 5 febbraio 2025

Il contingente del Salvador sbarcato ad Haiti per rafforzare la missione di pace internazionale

Gli Stati Uniti hanno congelato i loro contributi finanziari alla missione di sicurezza multinazionale ad Haiti. Lo ha reso noto Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu, precisando che «abbiamo ricevuto una notifica ufficiale degli Stati Uniti per immediato stop dei loro contribuiti», pari a 13,3 milioni di dollari. Il blocco è conseguenza dell'ordine esecutivo, firmato dal presidente Donald Trump il 20 gennaio appena insediato, che congela per 90 giorni tutti gli aiuti americani all'estero in attesa di riprogrammarli in base agli interessi politici Usa.

La missione di sicurezza internazionale ad Haiti, per combattere le gang armate che hanno preso il controllo del territorio, è finanziati da contributi volontari degli Stati. Il fondo ha raccolto promesse per 110 milioni di dollari e gli Stati Uniti sarebbero stati il maggior finanziatore dopo il Canada: finora hanno erogato 1,7 milioni sui 15 promessi.

Per rafforzare la missione internazionale, sotto l'egida delle Nazioni Unite, è sbarcato oggi ad Haiti un contingente militare di El Salvador formato da 70 soldati che vanno ad aggiungersi agli oltre 600 militari del Kenya già presenti. Forniranno competenze nel supporto aereo e per le evacuazioni mediche.

Le bande armate controllano l'85% della capitale Port-au-Prince e ieri hanno attaccato la vicina Kenscoff (a 24 chilometri), dov'è rifugiata la maggior parte dell'élite del Paese, uccidendo almeno 40 persone. Il capo della coalizione di gang "Vivre ensemble", Jimmy Chérizier detto Barbecue, ha minacciato attacchi in diversi quartieri. Ieri le scuole hanno chiuso i battenti, molte istituzioni pubbliche e private non hanno riaperto e i trasporti pubblici hanno funzionato in modo irregolare. Sono state segnalate intense sparatorie in diverse zone di Port-au-Prince, costringendo migliaia di persone a fuggire dalle proprie case. La polizia haitiana ha dichiarato lo stato di massima allerta.

Secondo un rapporto dell'Onu, nel 2024 ad Haiti sono state uccise 5.626 persone e 2.213 sono state ferite, mentre 1.494 persone sono state rapite a scopo di estorsione. Impressionante anche il numero dei casi di linciaggio e "giustizia popolare": sarebbero 596. Altre 281 persone sarebbero state vittime di esecuzioni sommarie da parte della polizia, di cui 80 solo nell'ultimo trimestre, senza che alcun agente sia stato indagato. Nelle carceri le condizioni di vita sono disumane e si sono registrati 186 morti in un anno.

Le bande controllano la libertà di movimento degli haitiani, denuncia ancora il rapporto Onu, oltre a vandalizzare edifici pubblici e privati. Innumerevoli i casi di violenze sessuali su donne e ragazze e di arruolamento dei giovani per rafforzare il controllo sulla popolazione.