Haiti nel caos. Rapiti a Port-Au-Prince sei Fratelli del Sacro Cuore
Gli haitiani consumano in media 85 chili di riso all’anno a persona, rispetto ai 12 negli Stati Uniti
I due lati della medaglia: da un lato sembra fare un passo in avanti l’avvio della missione di pace a guida keniana ad Haiti, ma dall’altro un rapporto denuncia che il riso importato dagli Usa nell’isola caraibica è dannoso alla salute. E un altro sequestro di religiosi funesta l'isola. Sei Fratelli del Sacro Cuore sono stati rapiti da uomini armati, mentre si recavano alla missione della scuola Giovanni XXIII a Port-au-Prince, nel quartiere Bicentenaire. Sequestrato anche un insegnante. Lo fa sapere la Congregazione in una nota firmata dal superiore provinciale padre Agustín Nelson. «Preghiamo per la loro liberazione e per la fine di questa piaga dell'insicurezza», sottolinea la nota. Ieri, intanto, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha presieduto al margine del G20 dei ministri degli Esteri a Rio de Janeiro una riunione per fare il punto sulla costituzione di una Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza (Mmas) di Haiti, da lui definita "una dimostrazione dell'incrollabile sostegno della comunità internazionale alla popolazione haitiana". Al termine dell'incontro, riferisce il quotidiano Le Nouvelliste di Port au Prince, Blinken ha indicato che i partecipanti si sono impegnati a fornire altri 120 milioni di dollari per il lancio della Mmas, che si aggiungono ai 200 milioni promessi recentemente da Washington. Il capo della diplomazia statunitense ha lodato "tutti i Paesi che stanno contribuendo o pianificando di contribuire in modo significativo a questa missione in termini di personale, attrezzature, formazione e risorse finanziarie". Ed ha concluso attraverso il suo account X che "dobbiamo continuare a sostenere gli haitiani in difficoltà poiché cercano la pace e la stabilità che si meritano".
Ad Haiti 300mila persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni per gli scontri tra bande criminali - Reuters
Il progetto della Missione multinazionale, che dovrà sostenere la polizia locale nel contrasto delle violenze dilaganti, è stato approvato il 2 ottobre 2023 dal Consiglio di sicurezza dell'Onu con una durata iniziale di 12 mesi, successivamente il Kenya ha posto la sua candidatura per guidare l'iniziativa, con un contributo di 1.000 uomini sui 2.500 che dovranno integrarla.
L’altro fronte è invece inquietante. Secondo un recente studio dell'Università del Michigan (analizzato dall'agenzia Reuters), le esportazioni di riso degli Stati Uniti verso il Paese caraibico, che rappresentano la maggior parte delle forniture del principale alimento di base dell’isola, contengono “livelli insalubri di arsenico e cadmio, metalli pesanti che possono aumentare i rischi di cancro e malattie cardiache”. Un rischio che va a sovrapporsi a una situazione istituzionale e di sicurezza a dir poco devastante con la capitale Port-au-Prince e le principali aree dell’isola in mano alle bande criminali che combattono per il controllo. Le Nazioni Unite stimano che oltre 300.000 persone siano fuggite dalle proprie case per gli scontri e che circa il 40% della popolazione soffra la fame.
Il riso importato dall'America - Reuters
Haiti è tra i principali acquirenti di riso degli Stati Uniti, insieme a Messico e Giappone, e le importazioni a basso costo sono più convenienti rispetto alle opzioni locali nella nazione caraibica, lo Stato più povero dell’emisfero occidentale. Secondo lo studio, le concentrazioni medie di arsenico e cadmio erano quasi il doppio nel riso importato rispetto al prodotto coltivato ad Haiti, con alcuni campioni importati che superavano i limiti di pericolosità internazionali.
Quasi tutti i campioni di riso importati superavano le raccomandazioni della Food and Drug Administration (Fda) statunitense per il consumo infantile. La Fda e il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti non hanno risposto immediatamente a una richiesta di commento fatta dall’agenzia Reuters che ha rilanciato lo studio.
La ricerca, che attribuisce la predominanza del riso importato alle tariffe di importazione più basse e ai contratti a lungo termine firmati durante i disordini politici alla fine degli anni ’80 e ’90, afferma che Haiti importa quasi il 90% del suo riso, quasi esclusivamente dagli Stati Uniti: in particolare da Louisiana, Texas e Arkansas. L’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, che ha contribuito a spingere i sussidi per il riso americano ad Haiti, in seguito ha definito la mossa un “errore” dicendo che aveva danneggiato la capacità di produzione locale. Quando i ricercatori hanno condotto lo studio nel 2020, hanno scoperto che gli haitiani consumavano in media 85 chili di riso all’anno, rispetto ai 12 negli Stati Uniti, esponendo soprattutto i giovani haitiani a un rischio molto maggiore di sviluppare complicazioni di salute correlate alla concentrazione di metalli.
“Mantenendo un sistema dipendente quasi esclusivamente dal riso americano, Haiti sta importando una notevole quantità di rischi per la salute”, ammonisce anche il rapporto.