Haiti-Santo Domingo. Caraibi, con il miele si addolcisce la povertà
Luia Capuzzivenerdì 28 novembre 2014
Sedici chilometri dividono la cittadina di Belladere dalla gemella Comendador. Eppure la prima sta ad Haiti, la seconda in Repubblica dominicana. Due nazioni racchiuse nella medesima isola caraibica. E, come spesso accade in questi casi, storicamente rivali. I pregiudizi e le diffidenze reciproche sono diffuse. Belladere e Comendador, però, hanno deciso di procedere controcorrente. Gli apicoltori delle due città lavorano nella prima “cooperativa binazionale” nata grazie al Fondo milanese per la Cooperazione internazionale che ha appena presentato l’iniziativa.
L’obiettivo del progetto – detto Pull Down the Line – è “arginare lo strapotere degli intermediari che decidono quanto si produce, quanto si vende e a quali prezzi”, spiega Guido Milani, direttore del Fondo. In tre anni e con risorse limitate, il Consorzio è riuscito a migliorare la quantità e la qualità del miele prodotto. “Una dimostrazione – aggiunge Milani – della capacità degli enti locali di essere agente di diplomazia dal basso, di modelli di sviluppo alternativi e replicabili”.
Se prima il miele realizzato nella zona - circa 240mila tonnellate all’anno – era considerato di “seconda categoria” e venduto per soli fini industriali agli americani, ora la cooperativa si prepara ad esportarlo in Europa. Merito dei macchinari e della formazione, sostiene Luis Minier, sindaco di Comendador. “Il consorzio ha creato nuovi posti di lavoro, soprattutto per le donne, più colpite dalla disoccupazione - afferma il primo cittadino -. E ci sta consentendo di riappropriarci della nostra terra, una risorsa chiave per risolvere il dramma della fame, spesso cronica”.