Ha fatto molto discutere la prima pagina di ieri del quotidiano israeliano Haaretz: sotto il titolo «67 bambini uccisi a Gaza. Questo il prezzo della guerra », c’erano le foto delle piccole vittime palestinesi. In Israele, l’iniziativa è stata letta come molto coraggiosa da alcuni, come decisamente ipocrita da altri. La polemica si è inasprita anche perché tra le foto non c’erano quelle dei due bambini israeliani uccisi dai razzi di Hamas. Foto che invece erano presenti nella versione originale dell’iniziativa pubblicata – in collaborazione con Haaretz – dal NewYork Times.

L’editore del quotidiano israeliano, Amos Schocken, si è scusato, ammettendo il «grave errore » di un giornalista secondo il quale «si era già parlato di quei casi ampiamente e in tempo reale». Intanto, mentre tiene il fragile cessate il fuoco, il Consiglio Diritti umani dell’Onu ha deciso di avviare un’inchiesta sulle «violazioni» commesse nei territori contesi e in Israele da aprile. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato di una «decisione vergognosa », di «un altro esempio dell’aperta ossessione anti-Israele» del Consiglio Onu. «Di nuovo – ha detto –, un’immorale maggioranza sbianca un’organizzazione genocidaria terroristica che deliberatamente colpisce obiettivi civili israeliani mentre usa i civili di Gaza come scudi umani».