Al termine di una giornata nervosa, caratterizzata dalle borse in difficoltà, in seguito alle rivelazioni su un presunto default della Grecia, il sereno sembra tornare nei cieli europei.
Il ministero delle finanze greco ha, infatti, smentito le notizie circolate sulle difficoltà per pagare stipendi pubblici e pensioni. "Le indiscrezioni sulla liquidità della Grecia - ha afferma il ministero delle finanze greco, rifacendosi a
quanto riportato dall'agenzia Bloomberg - sono infondate".
Intanto i maggiori creditori della Grecia sono pronti a concedere maggiore flessibilità ad Atene: la cancelliera Angela Merkel starebbe studiando tutte le
possibilità per mantenere la Grecia dell'area euro. Lo affermano diverse fonti giornalistiche, secondo cui questi creditori della Grecia non vorrebbero l'uscita della Grecia dell'area euro e starebbero valutando gli scenari per prevenire questa possibilità. Insomma, fino a quanto il premier Alexix Tsipras mostrerà la
volontà di esaudire alcune delle richieste chiave nessuno pare interessato al fatto che Atene abbandoni l'euro.
Non a caso, sempre oggi, il ministro del Lavoro greco Panos
Skourletis, in dichiarazioni rese oggi alle Tv locali, ha
espresso il proprio ottimismo per il buon esito dei negoziati in
corso fra la Grecia ed i creditori internazionali. Ha inoltre
definito "franche" le trattative con gli interlocutori del suo
Paese ed ha espresso l'opinione che alla fine un accordo si
troverà.
"Non si assumeranno la responsabilità di distruggere
l'Europa", ha detto Skourletis riferendosi ai Paesi creditori ed
aggiungendo che il governo di Atene "non farà marcia indietro
dalle linee rosse che ha tracciato. Non ci sarà un accordo che
aumenterà la povertà" ha ribadito.
Anche il presidente della Bce, Mario
Draghi, è intervenuto dicendo "la Bce aiuterà" nel trovare una
soluzione per la Grecia. Lo ha riferito un esponente del governo
greco, al termine dell'incontro fra il ministro delle finanze
greco, Yanis Varoufakis, e Draghi.
Intanto però le
incertezze per il negoziato sul debito di Atene hanno oggi frenato i
mercati. Piazza Affari è andata giù con il Ftse Mib che ha lasciato il
2,40% a 23.044 punti. Mentre lo spread tra btp e bund ha sfiorato i
140 punti dopo aver toccato, in corso di giornata, i massimi da
novembre (146 punti).