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Africa. Alta tensione in Guinea Bissau: «I militari occupano la capitale»

Redazione Esteri lunedì 4 dicembre 2023

Il presidente guineano Umaro Sissoco Embalo

Alla fine sembra che il “bubbone “ sia esploso. Dopo giorni di tentativi, sparatorie notturne e prese di posizione dei poteri istituzionali. E queste sono ore di fuoco in Guinea Bissau. A poche ore dall'annuncio del presidente Umaro Sissoco Embalo dello scioglimento del Parlamento per un "tentato colpo di Stato", la sede delle emittenti radiotelevisive statali è stata occupata da soldati armati.

Secondo fonti della Guinea Bissau Television, a cui l'agenzia di stampa Lusa ha avuto accesso, nel pomeriggio di oggi "furgoni con soldati pesantemente armati e incappucciati" sono arrivati nei locali dell'ente pubblico, dove hanno chiesto del responsabile e le chiavi dell'edificio. "Il direttore generale ha consegnato le chiavi e se ne è andato", racconta la fonte. "Ci hanno chiesto di interrompere il notiziario e di lasciare la stazione radiofonica e noi non ce ne siamo andati", ha dichiarato la fonte, che ha aggiunto che i militari hanno detto che la stazione sarebbe rimasta chiusa "fino a nuovo ordine".

Venerdì scorso nella capitale si erano verificati pesanti scontri tra i membri della guardia nazionale, collegata al ministero degli Interni, e la guardia presidenziale. Almeno due persone sono morte negli scontri. Il Presidente Embalo si trovava in quel momento alla Cop28 a Dubai ed è rientrato in patria sabato. Ha dichiarato che gli era stato impedito di rientrare prima a causa di quello che ha definito un "tentativo di colpo di Stato". Il suo annuncio di scioglimento del Parlamento è stato respinto come incostituzionale da uno dei suoi principali rivali, Domingos Simoes Pereira, presidente del Parlamento e capo del Partito Africano per l'Indipendenza della Guinea e di Capo Verde (Paigcv), che ha ottenuto la maggioranza alle elezioni di giugno.

A scatenare le proteste, erano stati gli arresti del ministro delle Finanze Suleimane Seidi e il segretario al Tesoro António Monteiro. Gli arresti hanno alimentato le tensioni nella capitale. Un gruppo di membri della Guardia Nazionale si è spinto fino a liberare Seidi e Monteiro per qualche istante, provocando uno scontro tra loro e gli agenti delle Forze Speciali della Guardia Presidenziale nelle strade di Bissau. Questo "tentativo di colpo di stato" ha portato all'arresto del comandante della Guardia Nazionale Victor Tchongo, ma il presidente sospetta che abbia agito su ordine di persone non identificate che volevano farlo cadere.

Sissoco Embaló (da tempo vicino alle pozioni di Mosca) aveva vinto lo scorso giugno una contestata elezione presidenziale come candidato del Movimento per l'Alternanza Democratica, un gruppo scissionista del principale partito del Paese e attuale partner di maggioranza nella coalizione di governo, il Paigcv. La frattura ha generato un'enorme instabilità politica nel Paese africano. Il presidente sospetta che quanto accaduto sia un conflitto derivante dall'attuale situazione politica, dato che la Guardia Nazionale è al servizio del Ministero degli Interni, che controlla il Paigcv, mentre le forze speciali della Guardia Presidenziale proteggono il presidente.