Almeno 65 migranti sono morti o scomparsi nel Golfo di Aden in tre singoli incidenti che hanno coinvolto nelle ultime 48 ore le imbarcazioni di trafficanti che le stavano trasportando. Lo ha affermato oggi a Ginevra un portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unrhc) ha denunciato oggi la morte di 16 profughi e la scomparsa di altri 46 in seguito a tre diversi incidenti avvenuti ad altrettante imbarcazioni di fortuna nel Golfo di Aden. Il primo di questi incidenti, informa l'agenzia, è avvenuto due giorni fa a una barca con 142 persone a bordo, partita la scorsa settimana dalle coste somale e ribaltatasi mentre era in rotta verso lo Yemen. Secondo le testimonianze dei superstiti, ci sarebbero 43 dispersi.Altre 13 persone avrebbero invece perso la vita mentre viaggiavano su un'imbarcazione salpata dalle coste somale con 112persone a bordo. Il vascello, afferma l'Onu, è stato intercettato da un gruppo appartenente a una rete di trafficanti di uomini. I banditi avrebbero aggredito i migranti, percuotendo 3 di loro fino alla morte e uccidendone altri 10 per soffocamento. Un'altra 'carretta del marè, con a bordo 46 migranti, è invece affondata nel Golfo di Aden, forse a causa del sovrannumero di passeggeri. Un'imbarcazione è riuscita amettere in salvo 38 persone, mentre sono già stati recuperati i cadaveri di due vittime.Dall'inizio del 2009, informa l'agenzia Onu per i rifugiati, sono 43.586 i migranti somali ad aver abbandonato il paese via mare nella speranza di raggiungere le coste yemenite. Finora 273 di loro hanno perso la vita in mare.