Si aggrava il bilancio della
serie di attentati in Iraq che hanno fatto almeno 58 morti. A
Baghdad sono esplose 7 autobombe, prevalentemente in quartieri
sciiti, che hanno causato 37 morti e 78 feriti.
L'altro attentato dinamitardo ha visto una bomba esplodere a
Shatub uccidendo 18 persone e ferendone 16 in una tenda dove si
stava celebrando il funerale di un membro delle milizia sunnite
Sawha.
Un'altra autobomba è esplosa a
Dujail, una città sciita 50 chilometri a nord della capitale, uccidendo tre persone e ferendone
sette.Le vittime di oggi - il bilancio è ancora
provvisorio - vanno ad aggiungersi a quelle che da due
settimane si registrano a
Falluja nella sfida tra le milizie
locali qaedisti e le truppe dell'esercito regolare sotto
comando del premier sciita Nouri al Maliki.Nel corso del 2013, e in questo inizio del 2014, si è registrata una ripresa delle violenze
interconfessionali tra le due anime dell'Islam, i sunniti,
minoranza nel Paese ma al potere all'epoca del regime di Saddam Hussein, e gli
sciiti maggioranza ma discriminati dall'ex rais. La tensione ha
raggiunto livelli pari a quelli del biennio di sangue
2006-2007.