La salma del fotoreporter italiano
Andrea Rocchelli è ancora nell'obitorio di un ospedale di
Sloviansk, roccaforte dei filorussi nell'est dell'Ucraina. Lo
fanno sapere all'Ansa fonti dell'ambasciata italiana a Kiev
precisando che i nostri diplomatici premono sulle autorità
ucraine per far portare il corpo del giornalista nella capitale
del Paese, dove ieri sono arrivati anche i genitori del
reporter. A complicare la situazione è il fatto che l'ospedale
si trova in una zona in mano ai ribelli."Piena chiarezza sull'attacco in cui
hanno perso la vita ieri Andrea Rocchelli e l'interprete russo
Andrey Mironov": l'ha chiesta il ministro degli Esteri, Federica
Mogherini, nel colloquio telefonico di ieri pomeriggio con
l'omologo ucraino, Andrii Deshchtsia. Andrea aveva solo 30 anni, ed era diventato da poco papà, di
una bimba. "Era un ottimo lavoratore, aveva tanta voglia di fare
e questo purtroppo lo ha portato alla morte", ha raccontato un
amico di Pianello, dove ha sede Cesura Lab, il collettivo
fondato assieme ad altri fotografi sei anni fa, nel 2008.
Dodici mesi dopo è nel ribollente Caucaso, per raccontare gli
abusi sui civili. Poi è arrivata la Primavera araba, che ha
seguito in Tunisia e Libia. La drammatica notizia era iniziata a circolare sabato pomeriggio, ma nelle ore successive non vi era nessuna certezza: il fotoreporter italiano, insieme con il suo interprete, era dato per ferito da alcune fonti e morto da altre. L'attentato è accaduto nel villaggio di Andreevka nella regione separatista ucraina di Donestk. La macchina a bordo della quale si trovavano è stato colpita da colpi d'arma da fuoco. Con loro anche un fotografo francese, rimasto ferito, il primo che ha dato informazioni sul collega italiano. A colpire l'auto dei tre sarebbe stato un colpo di mortaio, secondo quanto riferiscono i media russi. Andrea (Andy) Rocchelli aveva 30 anni, era di Piacenza ed è stato uno dei fondatori del collettivo fotografico Cesuralab. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha appreso "con costernazione e dolore" la notizia dell'uccisione del giornalista e fotografo italiano Andrea Rocchelli e del suo interprete Andrey Mironov nei pressi di Slaviansk, nell'Ucraina Orientale. "L'uccisione di un operatore dell'informazione, nello svolgimento dei suoi compiti - si legge in un comunicato del Quirinale -, richiama a tutti la tragedia che insanguina un paese a noi vicino anche in questi giorni così importanti per l'Europa".