Gibuti. Arrestato la mente della strage a Charlie Hébdo
Il 7 gennaio 2015 il sanguinoso attacco alla sede del giornale satirico "Charlie Hébdo" a Parigi costò la vita a 12 persone (Ansa)
Fuga terminata per Peter Cherif, il jihadista francese che si ritiene sia la "mente" dell'attentato al settimanale satirico Charlie Hébdo. L'uomo, che ha 36 anni ed è anche conosciuto con lo pseudonimo di Abu Hamza, era in fuga dal 2011. È stato arrestato a Gibuti ed è in attesa di essere estradato in Francia.
Vicino ai fratelli Kouachi, i killer di Charlie Hébdo, è sospettato di aver ordinato l'attacco contro il settimanale satirico. Era uno dei terroristi più ricercati al mondo. Secondo una fonte vicina alle indagini, è stato arrestato il 16 dicembre dalla polizia francese.
Noto alla polizia per piccoli furti, poi convertito all'islam radicale, Peter Cherif ha combattuto per anni in Iraq e nello Yemen, il Paese da cui è partito l'ordine di "vendicare" Maometto per la pubblicazione delle caricature del profeta su Charlie Hébdo. Il suo nome è apparso nelle indagini sull'attentato perché intratteneva scambi regolari con i fratelli Said e Cherif Kouachi, gli autori del sanguinoso attacco, che il 7 gennaio 2015, costò la vita a 12 persone, tra vignettisti e giornalisti. I fratelli Kouachi furono uccisi pochi giorni dopo al termine di una rocambolesca caccia all'uomo.