Una colossale esplosione e un
devastante incendio in una stazione di servizio, affollata di
gente che cercava di sfuggire alla furia delle piogge
torrenziali che stavano allagando le strade, si è presa la vita
di almeno 200 persone mercoledì notte nella capitale del Ghana,
Accra. Una tragedia che ha indotto il presidente, John
Dramani Mahama, a usare il termine "catastrofe" e a proclamare tre
giorni di lutto nazionale, da lunedì.
Il disastro, secondo la prima ricostruzione, è il frutto
dell'azione combinata di acqua e fuoco: è stato lo stesso fango,
che già scorreva a fiumi e invadeva case e negozi dell'affollato
e trafficato quartiere di Accra, a trasportare del carburante
dal distributore di benzina ad una casa vicina in cui c'era un
fuoco o dove comunque c'era qualcosa che bruciava. E la nafta,
che brucia anche sull'acqua, come una miccia ha portato le
fiamme fino alle pompe di carburante, che sono esplose una dopo
l'altra con delle nuvole di fuoco, mentre sotto la tettoia vi
erano stipate decine di persone che cercavano riparo.La forza
dell'esplosione ha devastato anche case ed edifici vicini in una
sorta di domino di fuoco che ha carbonizzato decine di persone.
Altre sono morte annegate, trascinate
dal torrente d'acqua, nel tentativo di scampare alle fiamme.Il presidente Mahama, che ha visitato di persona il luogo del
disastro, nella tarda serata di giovedì è stato costretto a comunicare il raddoppio del bilancio delle vittime, ancora provvisorio. In immagini mostrate in tv si vedono
corpi carbonizzati ammucchiati sul cassone di pick-up e altri che
vengono estratti dalle macerie, in mezzo al fango e
alla pioggia torrenziale.L'obitorio dell'ospedale 37 di Accra è
pieno e i feriti sono distribuiti in vari altri luoghi di cura.
Il governo ha stimato che ci vorranno almeno 12 milioni
di dollari per i primi soccorsi e per riparare i danni e le
infrastrutture.Ed è probabile, notano molti osservatori, che ci
sarà un'ondata di critiche al governo, accusato di aver
trascurato strade e infrastrutture essenziali, anche nella
capitale.