Voto in Germania. Schulz in televisione si gioca tutto contro Merkel
Domani sera in tv l'atteso faccia a faccia tra Angela Merkel e Martin Schulz (Ansa)
In una campagna elettorale che stancamente si trascina verso il voto del 24 settembre, anche Martin Schulz inciampa sul sessismo. Le conseguenze sono state lievi, a quanto sembra dalle reazioni a caldo in Germania, ma le parole che il candidato cancelliere dei socialdemocratici ha rivolto a una giornalista definita "nett", "carina", non sono passate inosservate. Nel corso di un'intervista nel piccolo centro di Unna, ad una reporter che gli aveva chiesto come facesse a "trovare la motivazione necessarie" a giocare la partita elettorale alla luce dei sondaggi che danno il suo partito in forte difficoltà, il leader della Spd ha risposto: "Durante il giorno vengo intervistato da donne carine. E anche questa è una motivazione".
L'episodio è rimbalzato sulla stampa nazionale dal Koelner Stradtanzeiger. E die Welt, qualche ora dopo, ha proposto un'analisi del fatto, tentando di stabilire quale fosse il "tasso di sessismo" contenuto in questa dichiarazione. "Non è un caso 'Bruederle"', ha scritto il giornale, riferendosi al polverone che travolse un leader liberale della scorsa legislatura per gli apprezzamenti al decolleté di una giornalista. Fu la stessa reporter a scriverne, facendo scoppiare il finimondo. Ma l'uscita sulla "bellezza" delle giornaliste viene bollata comunque come "poco felice".
In una difficile rincorsa della Merkel (l'Spd è al 24% e la Cdu al 38) oggi Schulz ha chiesto "contromisure immediate" nei confronti della Turchia per l'arresto di altri due cittadini tedeschi e sta cercando di alzare la pressione sull'avversaria anche sul Dieselgate. Ma si sforza di essere accorto anche nella comunicazione. Eppure spesso scivola, proprio su questo. In vista del voto del 24 settembre e dell'atteso dibattiro televisivo di domani, la Spd continua a fare pasticci. La stampa scrive ogni giorno sulla controversa posizione di Gerhard Schroeder, l'ex cancelliere che ha accettato l'incarico offerto dal gruppo petrolifero russo Rosneft liquidando le polemiche con una frase suonata arrogante. "Della mia vita non decide la stampa tedesca", ha detto andando dritto per la sua strada e continuando comunque a fare campagna elettorale per il suo partito, visibilmente in imbarazzo per la questione.
E in questi giorni anche Sigmar Gabriel ha dato il suo contributo. Il ministro degli Esteri ha affermato di non puntare di nuovo a una Grosse Koalition, perché questo non permetterebbe ai socialdemocratici di imporre il loro cancelliere. Parole che hanno tradito l'intima disillusione, rispetto alla possibilità di diventare primo partito in Germania e battere l'Unione della Merkel. La frase ha provocato una piccola tempesta interna, tanto che il ministro ha dovuto correggersi, fino alla palese contraddizione: "Il risultato è del tutto aperto, certo che possiamo diventare il partito più forte". Che fa intanto l'avversaria di ferro? "Legge qualcosa", in vista del "duello". "Non ho il tempo di rivedere quelli del passato", ha detto Frau Merkel, in un'intervista, nella quale si è spinta a fantasticare dicendo che le piacerebbe anche "moderare un talk-show". Le polemiche sulle "regole" imposte ai giornalisti, alle prese dopodomani con il confronto fra gli sfidanti, l'hanno appena sfiorata.