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La guerra in Medio Oriente. Tregua fallita, rapito soldato israeliano

venerdì 1 agosto 2014
È durata poche ore la tregua umanitaria di tre giorni scattata questa mattina alle 8 (le 7 in Italia) e annunciata ieri sera dall'Onu: a Gaza si continua a morire ed è inoltre sempre più difficile districarsi tra rivendicazioni e ragioni delle due parti in conflitto, che si accusano reciprocamente. Il rapimento di un soldato israeliano nella Striscia ha prima riacceso le ostilità in prossimità di Rafh, al confine con l'Egitto, ed è poi stato seguito dall'annuncio del Cairo di cancellare i negoziati tra israeliani e la delegazione dell'Autorità nazionale palestinese per una tregua duratura, convocati per oggi nella capitale egiziana dopo l'inizio della tregua. Il soldato si chiama Harad Goldin, è sottotenente del Battaglione Givati, ha 23 anni ed è di Kfar Saba, fanno sapere gli israeliani. Secondo la ricostruzione del Jerusalem Post, che cita un'alta fonte dell'esercito, milizianipalestinesi sarebbero sbucati da un tunnel e un kamikaze si sarebbe fatto esplodere vicino a dei soldati israeliani, causando la morte di due di loro: in questo contesto sarebbe avvenuto il presunto rapimento del militare israeliano.Hamas e Israele si sono scambiati reciproche accuse, addossandosi l'un l'altro le responsabilità per l'ennesima tregua fallita. "Ancora una volta le organizzazioni del terrore a Gaza hanno violato il cessate il fuoco per il quale si erano impegnate davanti al segretario di Stato John Kerry e al segretario generale dell'Onu": poco dopo questo comunicato dell'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, si è scatenato l'inferno. Almeno 40 persone, 30 secondo altre fonti, sono morte a causa del bombardamento dell'artiglieria pesante israeliana a sud della Striscia, vicino Rafah. "È l'occupante che ha violato la tregua, la resistenza palestinese ha agito sulla base del diritto di autodifesa per fermare il massacro della sua gente", ha ribattuto Hamas, che però secondo Israele aveva già ripreso a lanciare razzi due ore dopo l'inizio del cessate il fuoco e prima del rapimento del soldato israeliano.Le Nazioni Unite al momento non sono in grado di confermare la notizia del rapimento. Ma, "se confermato - ha avvertito l'inviato speciale Robert Serry - si tratterebbe di una violazione seria del cessate il fuoco umanitario da parte delle fazioni palestinesi, che dovrebbe essere condannata in termini più forti". Un portavoce di Hamas ha però ribattuto, senza rivendicare il gesto, dicendo che il soldato israeliano è stato rapito prima dell'inizio della tregua". Bilancio delle vittimeSecondo i dati diffusi di prima mattina dalle autorità sanitarie della Striscia di Gaza, il totale dei morti registrati prima della tregua è salito ad almeno 1.437. Ma successivamente la cifra è stata ancora corretta al rialzo per gli effetti di uno degli ultimi bombardamenti, il cui bilancio è stato aggiornato da 11 a 16 vittime. Stando alle stesse fonti, almeno il 23% del totale dei morti palestinesi erano ragazzi e bambini, mentre i dati dell'Onu accreditano una maggioranza complessiva di vittime civili. I feriti sono indicati intanto in oltre 8200.Nell'ultima azione militare di terra su larga scala condotta nella Striscia fra il dicembre 2008 e il gennaio 2009 - denominata 'Piombo Fusò e durata 22 giorni contro i 25 di quella di queste settimane - i morti palestinesi censiti dalle fonti di Gaza furono 1416 (fonti israeliane ne riconobbero fra 1100 e 1300). Quell'operazione costò inoltre la vita a una decina di soldati e a tre civili in Israele: un tetto largamente superato da tempo nell'offensiva attuale, che secondo i dati dell'esercito ha provocato ormai la morte di 61 militari israeliani, oltre che di tre civili nello Stato ebraico. Il segretario generale dell'Onu accusa Hamas Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, "condanna nei termini più forti la violazione del cessate il fuoco umanitario da parte di Hamas" a Gaza. Secondo quanto fatto sapere dal suo portavoce, Ban "è scioccato e profondamente deluso" da questi ultimi sviluppi. La posizione dell'Egitto Il governo egiziano, attraverso una dichiarazione all'agenzia Mena da parte di una "fonte autorizzata" ha fatto sapere che "l'Egitto si aspetta che le due parti seguano totalmente l'appello dell'Onu ad assicurare il cessate-il-fuoco prima di cominciare il processo negoziale". La fonte comunque ha premesso che "l'appello egiziano lanciato all'autorità palestinese e a Israele ad inviare loro delegazioni al Cairo per negoziare è sempre valido". Proteste in Cisgiordania, un morto Un giovane palestinese è stato ucciso oggi dalle forze israeliane in Cisgiordania nell'ambito di disordini scoppiati a margine di una manifestazione contro l'azione militare dello Stato israeliano nella Striscia di Gaza. L'episodio, secondo fonti della sicurezza palestinese, è avvenuto a Tulkarem, non lontano da Nablus. Il ragazzo, Tamer Smur, 22 anni, sarebbe stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco. Altri 39 palestinesi, stando a fonti della Mezzaluna Rossa, sono stati inoltre feriti da proiettili di gomma nel corso di manifestazioni svoltesi in varie località, la più importante delle quali ha visto circa 5000 persone scendere in strada a Hebron. Dall'inizio dell'offensiva contro Hamas a Gaza, raduni di protesta si sono tenuti con cadenza pressoché quotidiana fra i palestinesi della Cisgiordania, dove tuttavia le dimostrazioni non hanno avuto finora carattere di massa né hanno dato luogo a una sollevazione di piazza generalizzata.