Israele-palestinesi. Nove morti a Gaza nel venerdì della Marcia del ritorno
Manifestanti palestinesi fuggono dopo il lancio di gas lacrimogeni da parte dell'esercito israeliano (Ansa)
Nove palestinesi sono rimasti uccisi e almeno 1.000 feriti nel secondo venerdì della Grande marcia del ritorno, organizzata da Hamas sulla barriera di confine tra la Striscia di Gaza e Israele a 70 dall'esodo dei palestinesi dai territori concessi nel 1948 al nascente stato di Israele. Venerdì scorso, quando la protesta è cominciata, il bilancio era stato di 19 palestinesi uccisi e 2.000 feriti.
L'esercito israeliano, in un comunicato, ha fatto sapere che «sin dalle prime ore di stamani si assiste a rivolte violente in cinque punti lungo il confine con la Striscia di Gaza alle quali partecipano centinaia di palestinesi», precisando che le forze dello Stato ebraico «stanno usando mezzi per disperdere i manifestanti e stanno aprendo il fuoco, come da direttive».
«L'esercito non permetterà che siano attaccate le reti di sicurezza o la barriera che proteggono i cittadini d'Israele e agirà di conseguenza contro i rivoltosi violenti», si legge.
I dimostranti hanno dato fuoco a mucchi di pneumatici con l'obiettivo di ostacolare la visuale ai cecchini israeliani, posizionati lungo la barriera di separazione.
Le forze israeliane spengono con idranti gli pneumatici incendiati che i palestinesi lanciano contro il confine tra la Striscia di Gaza e Israele. Il Jerusalem Post parla di un incendio allargatosi in Israele, per cui sono stati chiamati i vigili del fuoco.
Diversi tentativi da parte dei dimostranti di danneggiare i recinti di confine e anche di attraversarli, con la protezione di una densa cortina fumogena, sono stati sventati dai soldati israeliani. Lo afferma il portavoce militare secondo cui sono anche avvenuti tentativi di condurre «attacchi terroristici, mediante il lancio di ordigni esplosivi e di molotov».
Le forze israeliane hanno chiesto ai giornalisti, tramite altoparlanti, di evacuare l'area, sollevando il timore che l'esercito possa aumentare le misure repressive nella zona. Lo riferisce un corrispondente del portale Middle East Eye che si trova nell'area di Malaka-Karni, a est di Gaza City.