"Purtroppo, il
movimento della resistenza è sempre intorno alle case e per le
strade. È stato questo il nostro problema di ieri: a un certo
punto, non potevamo più uscire di casa. Poi, sono arrivati i
bombardamenti. Una casa qui, vicina alla chiesa, è stata colpita
e noi abbiamo riportato delle conseguenze gravi sulla canonica e
sulla scuola". Così il parroco della Sacra Famiglia di Gaza, il
missionario argentino padre Jorge Hernandez, descrive alla
Radio
Vaticana il bombardamento che ha interessato la parrocchia
cattolica nelle ultime ore."Noi non possiamo muoverci - dice ancora il sacerdote -: come
si fa a portare via 30 bambini handicappati e 9 persone
anziane? Non si può assolutamente! Anche perché non si tratta di
orfani, noi non siamo i loro responsabili. Dunque, senza il
permesso non lo puoi fare. Poi, uscire per strada è pericoloso…
Dunque siamo qui, cercando di resistere".Padre Hernandez, mentre in sottofondo infuria il tiro
dell'artiglieria, racconta anche che "di tutti gli appelli alla
tregua che ci sono stati abbiamo potuto approfittare solamente
di uno, e non dall'orario che loro avevano dato, perché per
esempio se dicono dalle 2 di sera, la tregua inizia alle 3,
non smettono subito. Purtroppo, non abbiamo potuto approfittare
degli altri appelli di tregua, perché di fatto il fuoco non si è
fermato. Una cosa è ciò che si dice a livello informativo,
un'altra cosa è quello che viene vissuto". "Ora, abbiamo solo
un'ora e mezza massimo due di elettricità - aggiunge -. Ci sono
stati dei giorni in cui non l'abbiamo avuta per niente e questo
è un problema. Non arriva assolutamente acqua: noi cerchiamo di
aiutare le persone vicine con le riserve che abbiamo. Tante
persone poi ci hanno chiesto rifugio qui in chiesa e noi non
possiamo darlo perché non è sicuro".A proposito, poi, dell'appello lanciato domenica da papa
Francesco proprio in nome dei bambini vittime della guerra, il
sacerdote sottolinea che "è un conforto per noi la vicinanza del
Papa. Ci vuole qualcuno che dica 'Basta!' e che metta fine a
questo massacro perché è impressionante". "Purtroppo, il Papa
non viene sempre ascoltato - osserva padre Hernandez -. L'altro
ieri, abbiamo vissuto una tragedia: la casa di una famiglia
cristiana è stata bombardata, la mamma è morta, il papà ha
riportato delle ferite e il figlio maggiore che si trovava in
casa lotta ancora tra la vita e la morte in ospedale. Negli
ospedali qui a Gaza non si trovano i mezzi, manca lo spazio, non
c'è l'attrezzatura necessaria... Questa è la nostra situazione".