Il tribunale di Lille ha annullato l'ordine di espulsione di sette Rom, che erano stati cacciati la settimana scorsa da un terreno occupato abusivamente. Lo ha annunciato il tribunale sul
suo sito web. La sentenza, che rappresenta un primo altolà legale alla politica del presidente francese Nicolas Sarkozy, giunge dopo che lo stesso tribunale aveva bloccato venerdì l'espulsione di quattro rom. Ed è stata pronunciata nella città settentrionale di cui è sindaco Martine Aubry, leader del partito socialista all'opposizione.La prefettura di Lille aveva decretato le espulsioni dei rom, affermando che la loro occupazione illegale di un terreno costituiva una minaccia all'ordine pubblico. Ma il tribunale ha stabilito oggi che la mera presenza illegale dei rom «non costituisce di per sè... una minaccia sufficientemente grave per gli interessi fondamentali della società e non può dunque essere considerata una minaccia all'ordine pubblico».Venerdì scorso un giudice dello stesso tribunale aveva annullato l'espulsione dalla Francia di quattro rom, ma la prefettura aveva risposto ampliando il provvedimento ad altri tre nomadi e dichiarando che il loro campo era «insalubre». Non è chiaro al momento se questa sentenza avrà conseguenze sull'intera politica del governo francese verso i rom stranieri, che ha condotto al rimpatrio di centinaia di nomadi in Romania e Bulgaria. I provvedimenti contri i Rom stanno creando intanto tensioni all'interno dello stesso governo francese. Il sottosegretario alle Politiche urbane, Fadela Mara, ha dichiarato oggi di «essere sempre stata contraria alle espulsioni». I rom sono vittime di discriminazioni e maltrattati nei loro paesi di origine, ha aggiunto in un'intervista a radio Rtl, «per questo è decisamente tempo di adottare una politica di accoglienza e integrazione di questa popolazione».«Sono convinta che non vi sia un collegamento fra reati e immigrazione... I problemi di sicurezza non sono una questione di colore della pelle"» ha proseguito Amara, in evidente contraddizione con il discorso pronunciato il 30 giugno da Sarkozy nel quale l'immigrazione veniva considerata responsabile della crescita della criminalità. Ieri il ministro francese degli Interni Brice Hortefeux, architetto del programma di espulsioni, ha dichiarato che i rom sono responsabili di un quinto dei furti compiuti a Parigi.