Francia. Abusi sui minori, tremila religiosi responsabili. Il dolore del Papa
È la notte più cupa della Chiesa in Francia. Ma una notte che tutti i fedeli attendevano per sperare in un’alba dopo la verità sullo scandalo degli abusi commessi da parte di preti e religiosi transalpini.
Questa mattina, la commissione d’inchiesta indipendente Ciase, fermamente voluta dalla Conferenza episcopale francese, ha reso le proprie terribili conclusioni, dopo 3 anni di lavori.
Raggelanti le rivelazioni, frutto innanzitutto dell’ascolto di centinaia di vittime e familiari di vittime, oltre che di ricerche senza precedenti in archivi d’ogni tipo, diocesani, ministeriali, di stampa. La stima centrale è quella di circa 216mila persone aggredite negli ultimi 70 anni da preti e religiosi uomini. Soprattutto dei ragazzini fra 10 e 13 anni. Ad infliggere le violenze sono stati «fra 2.900 e 3.200 pedocriminali».
A parlare oggi ancor prima di Jean-Marc Sauvé, l’autorevole presidente della commissione, è stato un rappresentante delle vittime, François Devaux, alla guida dell’associazione «La parola liberata», il quale ha denunciato «un tradimento della fiducia, della morale, dei bambini, dell’innocenza, del Vangelo, di tutto insomma».
La Chiesa cattolica, ha detto Sauvé, ha manifestato "fino all'inizio degli anni 2000 un'indifferenza profonda, e anche crudele nei confronti delle vittime". Dal 1950 al 2000, "le vittime non vengono credute, ascoltate, si ritiene abbiano un po' contribuito a quello che è loro accaduto".
Per una studiosa esponente della commissione, si è trattata di una «traversata del deserto» durissima per tutti. Si apre adesso per la Chiesa in Francia un’era che certamente dovrà tener conto pure delle numerose raccomandazioni contenute nel rapporto di circa 2.500 pagine.
"Vergogna" e "orrore" ha espresso la Conferenza episcopale francese, chiedendo "perdono". "Il mio desiderio in questo giorno è di chiedere il vostro perdono, il perdono di ognuno di voi", ha detto il presidente della Conferenza episcopale francese, Eric de Moulins-Beaufort.
Il dolore del Papa: grato alle vittime per il coraggio
"Il Santo Padre è stato informato dell'uscita del rapporto dai vescovi francesi, che ha incontrato nei giorni scorsi durante le visite ad limina, e ne ha appreso con dolore il contenuto". Lo comunica il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti. "Il suo pensiero va anzitutto alle vittime - afferma -, con grande dispiacere, per le loro ferite, e gratitudine, per il loro coraggio nel denunciare, e alla Chiesa di Francia, perché, nella consapevolezza di questa terribile realtà, unita alla sofferenza del Signore per i suoi figli più vulnerabili, possa intraprendere una via di redenzione. Con la sua preghiera il Papa affida al Signore il Popolo di Dio in Francia, particolarmente le vittime, perché doni loro conforto e consolazione e con la giustizia possa giungere il miracolo della guarigione".