La cerimonia. Rosso, come il sangue dei martiri «L'Occidente apra gli occhi»
Sono 200 milioni i cristiani pereguitati in tutto il mondo. Dall'Iraq alla Siria, dalla Nigeria al Pakistan, ogni giorno le cronache ci consegnano episodi di discriminazione e violenza. Molte di esse sono riecheggiate questa sera a Roma, davanti alla Fontana di Trevi, che per l'occasione si è tinta di rosso grazie a potenti fasci di luce. Rosso come il sangue dei martiri. Il monumento è rimasto tinto di rosso fino alle 2 di notte, mentre sulla sua superficie sono state proiettate immagini di martirio.
LE ADESIONI, LE PAROLE DI BAGNASCO
All'iniziativa di sensibilizzazione, voluta dalla fondazione di diritto pontificio Aiuto alla Chiesa che soffre, hanno partecipato testimoni d'eccezione, come il vescovo caldeo di Aleppo, monsignor Antoine Audo, mai come in questi giorni città simbolo del dramma dei cristiani in Siria. E sono risuonati i dati di questa violenza: secondo monsignor Audo del milione e mezzo di cristiani che vivevano in Siria prima della guerra ne sono rimasti appena 500mila. Nella sola Aleppo da 160mila fedeli sono scesi appena a 40mila.E proprio monsignor Audo ha preso la parola per primo, chiedendo a Roma e a tutto l'Occidente di aprire gli occhi di fronte all'orrore che da 5 anni vivono gli abitanti della sua città. 300mila persone uccise, 7 milioni di sfollati, altri 5 rifugiati nei Paesi limitrofi, 2 milioni di bambini privati dalla scuola.