Rabbia e dolore a Gerusalemme Est al
funerale del giovane palestinese assassinato lo scorso
mercoledì, vittima della vendetta degli estremisti ebrei. Per
sedare la crescente tensione, Hamas avrebbe acconsentito a
firmare una tregua con Israele: secondo la
Bbc, le parti
avrebbero raggiunto un accordo tramite la mediazione
egiziana per porre fine al lancio di razzi palestinesi su
Israele e ai raid aerei israeliani su Gaza.Nel quartiere di Suafat, migliaia di palestinesi hanno
partecipato alle esequie e si sono scontrati con la polizia: in
un clima di tensione, al grido "con il nostro sangue ti
vendicheremo", giovani con il volto coperto, anziani, donne, e
bambini del quartiere palestinese hanno reso omaggio a Mohamed
Abu Khader, il cui cadavere è stato ritrovato bruciato e con
segni di violenza, in un bosco di Gerusalemme. La salma è
stata trasportata avvolta in una bandiera palestinese, mentre
in varie zone della città i palestinesi lanciavano pietre alla
polizia che ha reagito con i gas lacrimogeni e le granate
stordenti.La processione è cominciata poco dopo le preghiere
in una moschea del quartiere arabo, vicino alla Città Vecchia.
Poco lontano, la casa della famiglia, a cui il cadavere è
stato consegnato solo oggi perché le autorità israeliane
hanno detto di aver voluto compire un'autopsia prima che fosse
sepolto. Proprio il ritardo con cui è stata consegnata la
salma è stata uno dei motivi del gravi scontri.È stato il
terzo giorno di violenze da quando il giovane è stato ucciso;
ferite oltre 300 persone.
All'alba l'esercito israeliano aveva deciso di rafforzare
la propria presenza lungo il confine con la Striscia di Gaza
perché nella notte dei razzi erano stati lanciati contro
Sderot.Intanto le brigate Ezzedin al Qassam, braccio armato di
Hamas, si dicono pronte a reagire ad ogni eventuale attacco
armato sulla Striscia mentre i caccia israeliani hanno compiuto
nuovi raid aerei in particolare contro i campi di addestramento
di Hamas. "C'è il rischio di una spirale di violenza e di
odio. È stata toccata la vita di ragazzi israeliani e
palestinesi, ma non è interesse di israeliani e palestinesi
cadere in una spirale di vendetta", ha commentato il ministro
degli Esteri, Federica Mogherini. Adesso si spera nella tregua.