Si chiama Barbara De Anna la funzionaria italiana dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) rimasta gravemente ferita nell'attacco di ieri a Kabul. La donna ha riportato ustioni di secondo grado sul 90% del corpo e le sue condizioni restano gravi.La De Anna è appena atterrata a Ramstein, in Germania ove è stata trasportata d'urgenza, accompagnata da un funzionario dell'Ambasciata a Kabul, con volo militare ISAF (International Security Assistance Force) organizzato grazie al coordinamento dell'Unità di Crisi della Farnesina e delle Ambasciate italiane a Washington e a Kabul. Lo riferiscono fonti della Farnesina.Il nostro Console Generale a Francoforte sta raggiungendo l'ospedale americano per prestare la necessaria assistenza. Le condizioni della connazionale rimangono serie ma stabili. L'Unità di Crisi è in contatto con i familiari, costantemente tenuti al corrente degli sviluppi, e con l'OIM a Ginevra. Fiorentina, 40 anni, ha una lunga esperienza all'Onu ed è in Afghanistan dal 2010, prima a Herat e dal 2011 a Kabul.Il bilancio dell'attacco talebano è di quattro morti e 14 feriti. L'azione è stata condotta con mitra e granate nel quartiere centrale di Shar-e-Naw dove hanno sede ministeri, organizzazioni internazionali, ambasciate e alcuni uffici delle Nazioni Unite, oltre all'ospedale di Emergency. L'obiettivo era un edificio della sicurezza dove lavorano anche agenti della Cia. "La nostra connazionale è ferita: siamo solidali e, allo stesso tempo, preoccupati, grati a quanti come Emergency mettono a repentaglio molto di sé per consentire all'Afghanistan di ritrovare la propria strada", hadichiarato a
Skytg24 il ministro della Difesa, Mario Mauro. "È stato colpito - ha aggiunto - l'anello forse più debole presente in questo paese perché riprenda la strada della pace e dello sviluppo, cioè le organizzazioni non governative che lavorano sul tema dell'immigrazione".Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, "condanna fermamente" l'attentato e in una nota dice di "rammaricarsi enormemente per le vittime e i feriti coinvolti nell'attacco", invitando tutte le parti a fare ogni sforzo per porre fine alla violenza.