Mondo

AFGHANISTAN. Kabul, in gravi condizioni l'italiana ferita nell'attacco dei talebani

sabato 25 maggio 2013
Si chiama Barbara De Anna la funzionaria italiana dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) rimasta gravemente ferita nell'attacco di ieri a Kabul. La donna ha riportato ustioni di secondo grado sul 90% del corpo e le sue condizioni restano gravi.La De Anna è appena atterrata a Ramstein, in Germania ove è stata trasportata d'urgenza, accompagnata da un funzionario dell'Ambasciata a Kabul, con volo militare ISAF (International Security Assistance Force) organizzato grazie al coordinamento dell'Unità di Crisi della Farnesina e delle Ambasciate italiane a Washington e a Kabul. Lo riferiscono fonti della Farnesina.Il nostro Console Generale a Francoforte sta raggiungendo l'ospedale americano per prestare la necessaria assistenza. Le condizioni della connazionale rimangono serie ma stabili. L'Unità di Crisi è in contatto con i familiari, costantemente tenuti al corrente degli sviluppi, e con l'OIM a Ginevra. Fiorentina, 40 anni, ha una lunga esperienza all'Onu ed è in Afghanistan dal 2010, prima a Herat e dal 2011 a Kabul.Il bilancio dell'attacco talebano è di quattro morti e 14 feriti. L'azione è stata condotta con mitra e granate nel quartiere centrale di Shar-e-Naw dove hanno sede ministeri, organizzazioni internazionali, ambasciate e alcuni uffici delle Nazioni Unite, oltre all'ospedale di Emergency. L'obiettivo era un edificio della sicurezza dove lavorano anche agenti della Cia. "La nostra connazionale è ferita: siamo solidali e, allo stesso tempo, preoccupati, grati a quanti come Emergency mettono a repentaglio molto di sé per consentire all'Afghanistan di ritrovare la propria strada", hadichiarato a Skytg24 il ministro della Difesa, Mario Mauro. "È stato colpito - ha aggiunto - l'anello forse più debole presente in questo paese perché riprenda la strada della pace e dello sviluppo, cioè le organizzazioni non governative che lavorano sul tema dell'immigrazione".Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, "condanna fermamente" l'attentato e in una nota dice di "rammaricarsi enormemente per le vittime e i feriti coinvolti nell'attacco", invitando tutte le parti a fare ogni sforzo per porre fine alla violenza.