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Madrid. Spagna, Felipe VI: la diversità ci fa grandi

giovedì 19 giugno 2014

Felipe VI ha giurato fedeltà alla Costituzione come nuovo re di Spagna durante una sontuosa cerimonia nel Parlamento di Madrid. Dopo il giuramento, il grido: "Viva il re!", "Viva la Spagna!"."Inizio il mio regno con una profonda emozione per l'onore che presuppone ricevere la Corona", ha esorito Felipe nel suo discorso di proclamazione, ringraziando il padre Juan Carlos, che ha deciso di abdicare a suo favore a 76 anni, la madre e la regina Sofia. La cerimonia è iniziata nel Palazzo della Zarzuela con la consegna della fusciacca, la fascia rossa di capitano generale dell'esercito da parte del padre."La corona è il simbolo dell'unità della Spagna", ha detto il nuovo sovrano. "Vogliamo una Spagna in cui i cittadini e le loro preoccupazioni siano al centro dell'azione politica.Una Spagna in cui tutti i cittadini abbiano fiducia nelle loro istituzioni", ha aggiunto. L'unità "non è uniformità", ha continuato Felipe VI sottolineando che "dal 1978 la Costituzione riconosce la nostra diversità come una caratteristica che definisce la nostra identità". Il nuovo re ha espresso la volontà di "proteggere tutti i popoli di Spagna, le loro culture e le loro tradizioni. Una diversità che nasce dalla nostra storia, che ci fa grandi e che ci deve rafforzare". Un lungo applauso delle Cortes ha salutato il discorso del nuovo re che ha concluso  ringraziando in castigliano, catalano, basco e galiziano. Ma dall'applauso si sono astenuti il presidente del governo catalano Artur Mas e quello del governo basco Inigo Urkullo.Nell'emiciclo erano presenti 325 deputati e 259 senatori, tutti tranne i 25 deputati e 7 senatori di partiti della sinistra, repubblicani e indipendentisti, che rivendicano un referendum sulla monarchia. Presente alla cerimonia il presidente del governo Mariano Rajoy, oltre ai presidenti della Corte costituzionale, del Tribunale supremo e delle comunità autonome.