Etiopia. Bombe su un mercato in Tigrai, poi soccorsi impediti. 80 civili morti
Sfollati in un rifugio di fortuna nel Tigray
Un attacco aereo ha colpito un mercato affollato in un villaggio nella regione del Tigrai in Etiopia, a Togoga, e i soldati hanno impedito alle squadre mediche di recarsi sul posto. Lo riferiscono operatori sanitari attivi nel Tigrai.
Gli operatori sanitari, insieme a un ex residente, citano testimoni secondo cui decine di persone sono rimaste uccise. Un medico della capitale regionale del Tigrai riferisce che secondo operatori sanitari sul posto ci sono "oltre 80 civili morti".
La notizia dell'attacco a Togoga giunge nel periodo dei più feroci combattimenti nella regione del Tigrai da quando il conflitto è cominciato a novembre. Un portavoce del primo ministro dell'Etiopia al momento non ha risposto a una richiesta di commento.
Draghi: l'Italia chiede un cessate il fuoco nel Tigrai
Il presidente Mario Draghi, nell'informativa alla Camera in vista del Consiglio europeo, ha detto: "Per quanto riguarda la grave crisi umanitaria nel Tigrai, l'Italia continua a fare appello per un immediato cessate il fuoco, il pieno accesso umanitario, la fine degli spostamenti forzati. Chiediamo inoltre indagini indipendenti sulle violazioni dei diritti umani, e l'avvio di un percorso di riconciliazione nazionale. Lo facciamo nel solco dei tradizionali rapporti di amicizia e collaborazione bilaterale e del pieno sostegno al processo di riforme e allo sviluppo del Paese".
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