Etiopia. Assassinato il capo dei lavori della diga sul Nilo
I lavori per la grande diga sul Nilo in Etiopia
Era il volto pubblico di uno dei più grandi, e controversi, progetti infrastrutturali in Africa, la diga Grande Rinascimento in fase di costruzione sul fiume Nilo in Etiopia, criticata dall’Egitto. Per questo la morte dell’ingegnere Simegnew Bekele sta provocando forti polemiche ad Addis Abeba e non solo. Bekele è stato trovato morto all’interno di un’auto in una zona affollata nella capitale etiope, Meskel Square.
"Abbiamo confermato che l'ingegnere Simegnew Bekele è stato ucciso a colpi di arma da fuoco", ha detto Zeinu Jemal, a capo della commissione di polizia federale dell'Etiopia, aggiungendo che l'uomo è stato ferito con un colpo di pistola dietro l'orecchio destro e che una pistola Colt è stata trovata nell'auto, una Toyota Land Cruiser, assieme al cadavere. Il primo ministro etiope Abiy Ahmed si è detto subito “rattristato e scioccato” dall’accaduto. Centinaia le persone che sono scese in strada ad Addis Abeba e nella città natale dell’ingegnere, Gondar, per chiedere “giustizia per Simegnew”.
Dal 2011 l'ingegnere era a capo dei lavori della diga Grande Rinascimento in fase di costruzione sul fiume Nilo in Etiopia. Il progetto da 4,8 miliardi di dollari ha creato forti tensioni nella regione in particolare con l'Egitto che teme conseguenze sul suo approvvigionamento idrico. Grazie alla diga, l’Etiopia si candida a diventare il maggiore esportatore di energia elettrica in Africa. A giugno i leader di Etiopia e Egitto hanno promesso di appianare le controversie in maniera pacifica. La diga è attualmente pronta solo per metà: secondo le autorità etiopi è progettata per produrre 6mila megawatt di energia elettrica una volta completata.