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MAROCCO. Esplosione in bar di Marrakesh Morti e feriti, «un kamikaze»

giovedì 28 aprile 2011
Spunta l'ipotesi dell'attentato suicida nell'esplosione avvenuta oggi a Marrakech, che ha provocato almeno 16 morti e 20 feriti nella centrale piazza Jamaa El Fna. "Secondo le informazioni in mio possesso, potrebbe essersi trattato dell'azione di un kamikaze", ha detto una fonte del governo regionale. Il caffè Aragona, dove è avvenuta l'esplosione è un punto di ritrovo per i turisti e 15 delle 16 vittime sono cittadini stranieri. Tra loro due britannici e un francese. Cii sono testimonianze discordanti sulle modalità dell'esplosione: una delle persone presenti nel caffè ha detto di aver visto un uomo entrare, ordinare un succo d'arancia e poi lasciarsi esplodere, ma un altro testimone, citato dalle stazioni radio marocchine, ha detto che l'attentatore si è dato alla fuga prima della deflagrazione dopo aver abbandonato una borsa nel locale.L'attentato di oggi a Marrakesh giunge a otto anni dalla strage di Casablanca del 16 maggio del 2003, quando 12 attentatori suicidi causarono la morte di altre 33 persone nella città più popolata del Marocco. Lo scorso gennaio la polizia ha arrestato 27 persone sospettate di legami con la cellula di Al-Qaeda nel Maghreb.Fonti della Farnesina confermano che non ci sono italiani tra le persone coinvolte nell'eplosione, sulla base delle informazioni fornite dal viceconsole Karim Benfallah che ha fatto il giro dei tre ospedali in cui sono stati ricoverate le vittime. Sgomento e cordoglio per le vittime dell'esplosione a Marrakesh sono stati espressi dal ministro degli Esteri Franco Frattini che ha condannato nella maniera più ferma il gravissimo attentato di matrice terroristica. "Siamo di fronte purtroppo - ha commentato il titolare della Farnesina - ad un ulteriore pesante prezzo di sangue che persone innocenti hanno dovuto pagare al terrorismo internazionale. Il barbaro assassinio di oggi deve spingere la comunità internazionale a mantenere alta la guardia e rafforzare ad ogni livello la cooperazione internazionale degli organi di polizia e di intelligence".