Elezioni Usa. Biden ha il Covid e per la prima volta valuta il ritiro
Il presidente Biden sale sull'Air Force a Las Vegas
Nuovi guai per Joe Biden: il presidente Usa ha il Covid ed è stato costretto a cancellare un importante appuntamento elettorale a Las Vegas. Ha lasciato la città per andare in isolamento nella sua casa in Delaware, da dove continuerà a lavorare.
Per il presidente non c'era un momento peggiore per ammalarsi. Il suo partito gli chiede da settimane di incontrare più elettori dal vivo e mostrarsi al pubblico più spontaneo nel tentativo di rilanciarsi dopo la disastrosa performance al dibattito contro Donald Trump dello scorso 27 giugno. Soprattutto per cercare di rassicurare sulla sua età avanzata, 81 anni, e sul suo stato di salute, così da dimostrare di essere in grado di continuare la campagna elettorale. Al tempo stesso cresce la fronda interna al partito con un numero crescente di democratici in pressing affinché Biden lasci la corsa alla Casa Bianca. Un'eventualità che per la prima volta il presidente starebbe valutando, secondo la Cnn, informandosi sulle possibilità di vittoria della sua vice Harris.
La vicepresidente Kamala Harris è da sempre considerata la favorita in caso di ritiro di Biden. I funzionari democratici ritengono che l'operazione povrebbe essere efficace prima del 7 agosto, termine ultimo fissato dallo Stato dell'Ohio per la presentazione delle candidature. Secondo alcune indiscrezioni nelle ultime ore lo stesso Biden si starebbe mostrando più "ricettivo" di fronte all’ipotesi di un passo indietro. La Cnn, citando alcune fonti, afferma che il presidente avrebbe chiesto ai suoi consiglieri se ritengono che "Kamala Harris possa vincere le elezioni".
In una delle sue ultime interviste, rilasciata qualche ora prima della diagnosi, Biden ha dichiarato che avrebbe potuto riconsiderare la sua candidatura solo se glielo “avesse ordinato il medico”. Il Covid insomma potrebbe rappresentare la scusa per l'uscita di scena orchestrata dal partito. Biden ha assicurato di "sentirsi bene" nonostante il virus, anche se le immagini all'aeroporto di Las Vegas mentre sale le scale dell'Air Force One, lo mostrano molto rallentato. I sintomi sono "lievi", non ha febbre ma solo un malessere generale tosse e raffreddore ha detto il medico del presidente Kevin O'Connor.
Il presidente e i suoi strateghi della campagna speravano di usare una visita di due giorni a Las Vegas per rilanciare le sue politiche economiche e di immigrazione agli elettori latini nello stato cruciale e conteso del Nevada. Secondo i sondaggi sono tre le sue debolezze politiche più grandi: immigrazione, economia e calo del sostegno tra i latinoamericani.
Le rassicurazioni di Biden difficilmente calmeranno le polemiche interne e lo aiuteranno nei sondaggi. Secondo l'ultima rilevazione di Ap-NCOR, due terzi degli americani vorrebbero il ritiro di Biden dalla corsa alla Casa Bianca. Altri sondaggi interni al partito rivelerebbero invece che tutti i papabili candidati a prendere il posto di Biden farebbero meglio di lui contro Donald Trump. Fra i democratici la fronda di chi si oppone al presidente si allunga e arriva a includere anche il deputato Adam Schiff, alleato di Nancy Pelosi. L’ex presidente della Camera Pelosi, secondo indiscrezioni riportate dalla Cnn, avrebbe detto in privato al presidente in una recente conversazione che la sua candidatura potrebbe distruggere le possibilità dei democratici di vincere le elezioni. Più esplicito l’invito a ritirarsi arrivato ieri da Schiff. Il politico californiano ha esortato Biden a "passare la torcia", affermando di dubitare che il capo di Stato possa battere Donald Trump a novembre. Schiff diventa così il democratico di più alto rango a fare pubblicamente questa richiesta dopo il dibattito. E' anche il primo a farla dopo l'attentato di sabato a Donald Trump, che ha dato al presidente una breve tregua. Schiff ha fatto il suo annuncio poco prima che il presidente si recasse in Nevada. Joe Biden "è stato uno dei presidenti più importanti nella storia della nostra nazione" ha dichiarato Schiff al Los Angeles Times. "Ma la nostra nazione è a un bivio", ha aggiunto. "Una seconda presidenza Trump minerebbe le fondamenta stesse della nostra democrazia e ho serie preoccupazioni sulla capacità del presidente di sconfiggere Donald Trump a novembre", ha aggiunto.
Anche il leader dei democratici in Senato Chuck Schumer, secondo indiscrezioni pubblicate da Abc, avrebbe consigliato a Biden il ritiro. Schumer ha incontrato Biden sabato scorso a Rehoboth, località di mare dove il presidente ha la seconda casa. Abbandonando l'"io sono con Joe" che aveva ripetuto più volte dopo la disastrosa performance al dibattito, Schumer con una nota ha precisato di aver comunicato a Biden l'opinione dei senatori democratici.
Sono più di venti i deputati che hanno finora esortato Biden a gettare la spugna. In questo contesto di tensione ieri alcuni funzionari del partito democratico hanno annunciato l'intenzione di accelerare il processo di nomina di Biden introducendo un sistema di voto anticipato, i cui dettagli devono ancora essere definiti, con grande disappunto di coloro che sperano di vederlo ritirarsi dalla corsa. Il sistema consentirebbe di votare durante la prima settimana di agosto, anziché aspettare la Convention democratica, che inizierà a Chicago il 19 agosto e durante la quale il candidato dovrà essere ufficialmente nominato. Alcuni democratici hanno fortemente criticato questo piano, affermando che si tratta di un modo per forzare le cose, e si preparano a firmare una lettera per denunciare il piano.