Un giovane copto è stato ucciso a colpi di coltello da tre coetanei musulmani in un villaggio vicino a Sohag nell’alto Egitto. Secondo la polizia i tre ragazzi avevano molestato in strada la sorella del giovane cristiano, Samih Gamal, che ha reagito. La discussione è degenerata Gamal è stato colpito più volte con lunghi coltelli. Sono stati necessari l’intervento dell’esercito e di alcuni imam di Al Azhar per riportare la calma nel villaggio di Shotb, vicino ad Assiut, dove mercoledì dei copti hanno aggredito musulmano sospettato di essere l’autore dell’omicidio di un prete copto ortodosso, verificatosi due giorni fa. Una delegazione della chiesa copta si è poi recata ad Assiut per scusarsi: l’uomo picchiato non risulta coinvolto nell’uccisione di Daoud Boutros. È una questione che potrebbe risalire a 2 anni fa, «quando un copto ortodosso commise un atto sacrilego contro l’islam, riferendo poi che era stato il suo parroco, Daoud Boutros, a istigarlo», ha dichiarato a Fides Kyrillos William, vescovo copto cattolico di Assiut. «Il parroco è stato ucciso con 22 coltellate ed è stato decapitato. Il corpo è stato scoperto tre giorni dopo l’omicidio» ha aggiunto il vescovo. Ieri l’esercito egiziano ha attaccato per la seconda volta il monastero copto di San Bishoy, a Wadi el-Natroun, a 110 chilometri dal Cairo: 8 i feriti. Le forze armate – ha riferito Asia News – hanno precisato di essersi solo limitate a distruggere un recinto costruito su terreno statale. L’esercito ha anche attaccato il monastero di San Makarios di Alessandria a Wadi el- Rayan. Violenza interreligiosa anche in Iraq, dove un commando ha accoltellato a morte nella sua casa Youssif Isho, un settantenne caldeo di Baghdad: si tratterebbe dell’ennesimo omicidio mirato nella capitale. (
F.Z.)